Roma, 16 feb. - "Non c'e' integrazione senza legalita'. Non e' tollerabile che chi viene accolto con solidarieta' e generosita' in Italia commetta poi reati. Bisogna lavorare su cultura e integrazione senza nessun tentennamento verso derive razziste. Piuttosto che lo ius soli, noi proponiamo lo ius culturae, vale a dire la cittadinanza per i minori, nati o arrivati in Italia prima dei 18 anni, che hanno completato un ciclo di studi: e' un fatto di civilta'". Cosi' il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, leader di Civica popolare, in una intervista al Sole24Ore.
"Siamo il partito della ragionevolezza, della scienza, dell'iniziativa d'impresa. Ci battiamo per risollevare il ceto medio e ricreare condizioni di benessere. Come ha detto Gentiloni- ha concluso Lorenzin- l'area di Civica popolare e' stata fondamentale per la stagione delle riforme. E lo sara' nel futuro".
(Red/ Dire)