LA SENTENZA APRE ORA LE PORTE AD ALTRI RICORSI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 ott. - Una sentenza pilota
che potrebbe aprire le porte ad altri ricorsi quella del giudice
del lavoro di Avezzano (Aq) che ha accolto le richieste di un
docente disabile, superato nella graduatoria per l'immissione ai
ruoli da un suo collega normodotato. Secondo quanto riportato
stamani da "il Centro", il docente, nel corso delle operazioni
per le immissioni in ruolo, seppur gia' riconosciuto invalido
civile e titolare di diritto alla riserva dei posti, collocato
nella terza fascia delle graduatorie permanenti, si era visto
preferito nell'immissione in ruolo un altro docente collocato
nella seconda fascia e non titolare del diritto alla riserva. Il
problema - spiega il quotidiano - nasceva dal fatto che per anni
e fino a oggi il ministero dell'Istruzione, anche alla luce
dell'autorevole parere espresso in merito dal Consiglio di Stato,
ha proceduto nelle operazioni di immissione in ruolo del
personale ritenendo i tre scaglioni della graduatorie permanenti
come se fossero tre graduatorie distinte e operando in modo che i
docenti collocati in terza fascia, seppur dichiarati invalidi
civili e titolari della riserva, non potevano godere del diritto
al collocamento se prima non fossero stati esauriti i posti delle
due fasce precedenti. Ne e' derivato che per molti docenti
riservisti e collocati in terza fascia, ossia nella fascia piu'
affollata, l'inserimento ½mirato» voluta dalla Legge 68/1999 e'
diventato un vero e proprio miraggio. L'avvocato dell'insegnante
ha pero' rilevato che il modo di operare del ministero, seppur
alla luce del parere del Consiglio di Stato, di fatto non ha mai
garantito il diritto alla riserva dei posti per gli invalidi. La
sentenza potrebbe portare ad altri ricorsi e quindi alla modifica
delle graduatorie.
(Wel/ Dire)