(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 lug. - La manovra finanziaria,
disposta dal decreto legge 78/2010 e attualmente in fase di
approvazione al Senato, prevede, tra l'altro, all'articolo 2 che
"a decorrere dall'anno 2011 viene disposta la riduzione lineare
del 10 per cento delle dotazioni di spesa, a legislazione
vigente, di ciascun Ministero". Dunque, spiega il mensile di
settore Tuttoscuola, anche il ministero dell'Istruzione dovra'
sottoporsi a questa cura dimagrante che, come gia' avvenuto
recentemente, potrebbe avere nuove ricadute negative sui
finanziamenti alle scuole o sulla quota di contribuzione alle
scuole paritarie.
La stessa struttura ministeriale dovra' alleggerirsi per
concorrere a questa contrazione di spesa del 10% che in valori
assoluti e' dell'ordine di diverse decine di milioni di euro.
Tra le ipotesi allo studio a viale Trastevere, sembra vi sia
anche quella di procedere all'accorpamento di alcune direzioni
generali, riducendo, forse, di un paio il numero attuale.
Verrebbe anche contenuto, in questo modo, l'effetto dell'uscita
per dimissioni di ben cinque direttori generali provocata dalla
manovra.
La cura dimagrante dell'apparato ministeriale potrebbe anche
essere estesa alla contrazione del numero di dirigenti di seconda
fascia, diversi dei quali, comunque, presto lasceranno il
servizio per dimissioni.
(Wel/ Dire)