(L’immagine di copertina che ritrae un barcone è di repertorio)
ROMA – Sono ancora in corso le operazioni di salvataggio dei migranti che si trovavano su una imbarcazione in difficoltà nel Mediterraneo segnalata da Alarm Phone. La situazione è delicata per via delle avverse condizioni meteo ma 230 persone, tra cui alcune donne e bambini, sono al sicuro a bordo della Geo Barents di Medici senza frontiere.
La barca dell’associazione sta cercando di mettere in sicurezza il barcone sperando che non si ribalti. La Valletta sta coordinando le operazioni.
“Credo che questo barcone sia in acque ‘Sar’ maltesi e tocca ai maltesi intervenire se la nave è pericolo; vedremo cosa diranno”: così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in merito al caso del peschereccio con a bordo circa 500 persone migranti a bordo, partito dalla Libia.
Alarm Phone, una rete di soccorso della società civile, ha riferito di aver avuto un contatto con la nave questa mattina. “Abbiamo parlato di nuovo con le persone a bordo” si legge in un messaggio diffuso su Twitter. “Era difficile comprenderle ma abbiamo capito che sono ancora in mare in pessime condizioni meteo“.
Alarm Phone ha aggiunto: “Sappiamo che due navi mercantili sono vicine all’imbarcazione in pericolo; i mercantili non sono equipaggiati per condurre operazioni di ricerca e soccorso di questa portata”.
Tajani ha parlato nel corso di una conferenza con i giornalisti nella sede dell’Associazione stampa estera.
Siamo in contatto con le autorità libiche e anche con il generale Haftar che controlla la Cirenaica” ha detto il ministro. “Stiamo dando motovedette italiane alla Guardia costiera perché siano effettuati controlli che impediscano partenze”.
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