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Zelensky a Sanremo, Nardella risponde a Salvini: “Parli di Pnrr e opere bloccate”

Il sindaco di Firenze: "La guerra è entrata nelle nostre case è inevitabile che entri a Sanremo"

Pubblicato:27-01-2023 13:34
Ultimo aggiornamento:27-01-2023 18:32
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zelensky a sanremo
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FIRENZE – Zelensky a Sanremo? L’invito del Festival divide e spacca, anche la politica. Soprattutto dopo che Matteo Salvini ha aperto il ‘fronte’. “Se ho tempo vedrò le canzoni, non Zelensky“, ha detto ieri il vicepremier e ministro delle Infrastrutture. Parole su cui il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che guida la mozione che porta il nome di Stefano Bonaccini al congresso del Pd, lancia la stoccata: “Mi piacerebbe che Salvini andasse in televisione a parlare di come semplificare le leggi per realizzare le opere pubbliche de Pnrr, invece che parlare di Sanremo. Poteva evitare di aprire questo dibattito e parlare di cose più serie, come le opere pubbliche che nel Paese non partono”, sottolinea a ‘L’aria che tira’, su La 7.

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Dato il colpo, con la questione ormai aperta, sul caso specifico il sindaco si schiera con i favorevoli al collegamento con il presidente dell’Ucraina. “È un gesto di solidarietà al popolo ucraino”. Si tratta “di un messaggio di vicinanza e anche di condanna per quello che sta succedendo. Francamente lo trovo bello, non scandaloso”. A Sanremo, inoltre, “si è sempre parlato di questioni politiche: dalla mafia, alla violenza sulle donne o le morti bianche. Separarlo da quello che ci succede intorno va contro la natura” del Festival. La guerra “è entrata nelle nostre case. È nel mondo dell’economia, del lavoro, se ne parla a tavola in famiglia, con i colleghi. Ed è inevitabile che entri a Sanremo”.


TOTI: ZELENSKY A SANREMO? GIUSTO DARE LA RIBALTA A UN PAESE AGGREDITO

“Non è la prima volta che si usa il palco del Festival di Sanremo come tribuna nazional popolare per lanciare messaggi positivi o di sensibilizzazione rispetto a un grande tema. E’ una scelta dei curatori, non ci trovo nulla di scandaloso”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a margine di una conferenza stampa, intervenendo sulla partecipazione in video al Festival di Sanremo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Ricordo monologhi sui migranti, contro la violenza di genere, non vedo per quale ragione non dare a un presidente di un Paese aggredito e che sta lottando per la libertà e l’indipendenza la possibilità di parlare direttamente all’opinione pubblica del nostro Paese- prosegue il governatore- dal momento che siamo una grande democrazia, è giusto che ci sia il dialogo tra i governi, ma anche dare una ribalta a un Paese che in questo momento è in oggettiva difficoltà”

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