ROMA – Sono cominciati oggi i tre giorni di lutto nazionale indetti in Etiopia dopo l’uccisione di almeno 52 persone durante una cerimonia religiosa degenerata in scontri con la polizia nella regione dell’Oromia. Il governo ha invitato la popolazione a “commemorare cittadini innocenti che hanno perso la vita a causa di violenze istigate da forze contrarie alla pace”.
Secondo piu’ fonti, pero’, all’origine del massacro c’e’ stato l’intervento della polizia: gli agenti avrebbero effettuato cariche, esploso colpi di arma da fuoco e utilizzato gas lacrimogeni. Gli incidenti si sono verificati a Bishoftu, a 40 chilometri da Addis Abeba. Gli Oromo sono la comunita’ piu’ numerosa dell’Etiopia ma tradizionalmente restano ai margini della vita politica e critici nei confronti del governo.
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