NEWS:

A Ciampino l’addio ad Alessia Sbal, travolta dal tir. La madre: “Ridotta come un pupazzo di ovatta”

La famiglia rivolge un appello a chi ha visto cosa è successo il 4 dicembre sul Gra tra la ragazza e l'autista del mezzo pesante arrestato

Pubblicato:13-12-2022 14:15
Ultimo aggiornamento:13-12-2022 14:15
Autore:

funerale_alessia_sbal_1
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Un appello ai testimoni, “chi ha visto, quel maledetto 4 dicembre, parli“. La mamma e la sorella di Alessia Sbal, la giovane donna di Ciampino travolta e investita da un Tir sul Gra, trovano la forza, a pochi minuti dalla cerimonia laica per l’ultimo addio al Palazzetto dello Sport di Ciampino, di lanciare un ennesimo accorato invito ad avere notizie e testimonianze sull’accaduto mentre il cellulare di Alessia restituisce pian piano i suoi ultimi tragici momenti di vita.

Hanno trovato brandelli di carne per metri e metri“, aggiunge ancora la mamma dopo aver detto di non aver trovato quasi più il corpo di sua figlia ridotta a “un grande pupazzo d’ovatta“, mentre la sorella chiede giustizia e si rivolge direttamente all’autista del tir, Flavio Focassati, ora agli arresti, che ha ridotto il corpo di Alessia come “uno spaventapasseri”, dice in un filo di voce.

QUANDO ALESSIA DISSE ALLA MAMMA: “MORIRÒ PRIMA DI TE”

Le tribune del Palazzetto sono piene di giovanissimi che cantano. Vasco, i Queen, Rino Gaetano riempiono lo spazio di uno strazio che non si consola. La mamma, dopo aver letto una poesia, la ricorda: l’amore per gli altri, per gli animali e un senso sacro dell’amicizia. “Mamma, morirò prima di te – le aveva detto profetica – e quel giorno voglio tutti gli amici intorno“. E tutti le sono accanto oggi, insieme alle sue foto che la ritraggono avvolta in una pelliccia rosa, o sorridente in una smorfia furba. A terra tante rose circondano la bara e un cerchio di persone custodisce lo strazio del fidanzato e dei familiari.


TENSIONE AL FUNERALE, LA SORELLA SVIENE

Presenti alla cerimonia anche la sindaca di Ciampino, Emanuela Colella, e Mauro Testa, presidente del Consiglio comunale. Momenti di tensione quando la sorella ha invitato alcune persone ad uscire: “Mia sorella è morta sola ma è stata anche lasciata sola da viva“, dice prendendo il microfono e rivolgendosi a queste persone prima di svenire. “Si faceva rispettare”, aggiunge ancora la mamma e mentre il carro funebre sta portando via Alessia, afferra la foto, quel bel primo piano sorridente, e dice: “Questa non me la bruciate”, e se la stringe al petto.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy