ROMA – Un piano di investimenti da 630 miliardi di euro entro il 2022: è la proposta avanzata oggi di fronte al parlamento europeo da Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione dell’Ue, con l’obiettivo di rilanciare l’economia del Vecchio continente. Il progetto è centrato sul Fondo europeo per gli investimenti e rispetto a una prima ipotesi prevede un raddoppiamento dei capitali da mobilitare. Nel suo intervento, il cosiddetto discorso sullo “stato dell’Unione”, Juncker ha sottolineato che la proposta dovrà ora passare al vaglio dei governi dei Paesi membri dell’Ue e dello stesso parlamento europeo.
Di fronte ai deputati riuniti a Strasburgo l’ex primo ministro del Lussemburgo ha del resto sottolineato la necessità di difendere i principi della libera circolazione delle persone, uno dei principi cardine dell’Ue. “Non ci può essere un ingresso ‘a la carte‘” ha detto Juncker, denunciando i rischi di “un populismo scatenato” e rilanciando l’allarme xenofobia: “Non accetterò mai che lavoratori polacchi vengano picchiati e maltrattati nelle strade dell’Essex”.
di Vincenzo Giardina, giornalista professionista
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