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L’appello di Amnesty: “Lo scorso agosto a Gaza possibili crimini di guerra, Corte penale de L’Aia indaghi”

Ong internazionale ha individuato almeno tre diversi attacchi letali commessi da forze armate israeliane e anche da milizie palestinesi

Pubblicato:25-10-2022 18:53
Ultimo aggiornamento:25-10-2022 18:53
Autore:

jenin offensiva israele
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ROMA – La Corte penale internazionale con sede a L’Aia dovrebbe indagare possibili crimini di guerra commessi dalle forze armate israeliane e anche da milizie palestinesi durante l’ultima operazione militare condotta da Israele nel territorio della striscia di Gaza, lo scorso agosto. E’ quanto afferma in un report l’ong Amnesty International.

Ad agosto le forze armate israeliane hanno colpito Gaza con una serie di raid definiti “preventivi”, condotti cioè nell’ottica di anticipare le possibili rappresaglie di una milizia islamista locale di cui uno dei leader era stato arrestato pochi giorni prima dell’operazione militare. Durante l’offensiva hanno perso la vita 49 cittadini palestinesi, di cui almeno 33 uccisi dall’esercito israeliano.

GLI ATTACCHI AL CENTRO DELLA DENUNCIA

Amnesty afferma di aver ricostruito quanto avvenuto nei giorni degli attacchi – tre, dal 5 all’8 agosto – a partire dalle foto dei resti delle munizioni utilizzate dall’esercito di Tel Aviv, le analisi di immagini satellitari e le testimonianze di 42 persone fra medici, sopravvissuti e parenti delle vittime. Secondo l’ong almeno tre attacchi letali costituiscono potenziali crimini di guerra: due sono stati condotti dalla forze armate israeliane mentre uno, risultato nella morte di sette persone, è stato probabilmente il frutto di un errore nel lancio di un missile da parte di una milizia palestinese. In quest’ultimo caso i resti delle munizioni sono stati però rimossi, come già avvenuto in passato in caso di errori da parte di gruppi armati palestinesi, impedendo di individuare con precisione i responsabili.


Fra gli attacchi attribuiti da Amnesty alle forze armate israeliane c’è anche il lancio di un missile teleguidato nei pressi di un cimitero che ha causato la morte di cinque minori. Agnès Callamard, segretaria generale della ong, ha evidenziato che gli attacchi israeliani sono avvenuti nel contesto del “blocco illegale” e della politica di “apartheid” imposte a Gaza e più in generale nei confronti della popolazione palestinese da Israele.

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