I Maneskin all’Arena di Verona cantano ‘Gasoline’ sventolando la bandiera dell’Ucraina

Dopo il 'Fuck Putin' al Coachella Festival di Indio, la band torna in Italia e lancia un nuovo messaggio

ROMA – I Maneskin all’Arena di Verona regalano emozioni e prendono di nuovo posizione contro la guerra in Ucraina. Ieri sera la band, che sta conquistando il mondo intero, si è esibita davanti a 12mila persone che hanno intonato i loro brani più famosi, da “Zitti e buoni’ a ‘I wanna be your slave’.

E dopo il ‘fuck Putin’ al Coachella Festival di Indio, in California, il frontman della band Damiano ha voluto mandare un nuovo messaggio, cantando “Gasoline” sventolando la bandiera dell’Ucraina.

Il brano, nato per sostenere la campagna “Stand up for Ukraine”, è un chiaro attacco a Putin e all’invasione di Mosca. “Come fai a dormire la notte? Come chiudi entrambi gli occhi vivendo con tutte quelle vite nelle tue mani?”, si legge nel testo della canzone, che la band ha proposto per la prima volta dal vivo il 17 aprile durante il festival californiano. In quell’occasione Damiano ha anche citato un celebre brano del film “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin: “I dittatori muoiono, ma la libertà non morirà mai.  Non vi consegnate a questa gente senza anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore”.

“Ci sono momenti in cui dobbiamo scendere da questa comoda sedia e aiutare gli altri”, ha dichiarato ieri sera il frontman dei Maneskin davanti ai suoi fan, prima di intonare il brano.

A sorpresa ieri sul palco dei Maneskin anche Manuel Agnelli, che ha duettato con Damiano sulle note di Amandoti, brano con cui la band si era esibita a Sanremo nella serata delle cover.