PALERMO – “Vi brucerei vivi”, “Muori negro”, “Sono un razzista convinto”. Sono alcune delle frasi minacciose pronunciate da un 45enne di Capo d’Orlando, in provincia di Messina, nei confronti di una ragazza e di un giocatore di colore dell’Orlandina Basket, club che milita nel campionato di serie A2.
I due erano perseguitati per identiche ragioni: il giocatore per avere la pelle nera, la ragazza per avere simpatie nei confronti della locale squadra di basket, e quindi anche per i giocatori di colore. Vittime del 45enne anche un secondo giocatore di basket, anch’egli di colore, e la sua compagna.
L’uomo, finito agli arresti domiciliari per ordine del gip del tribunale di Patti Andrea La Spada, aveva creato falsi profili sui social network e tramite post pubblici su profili di altri utenti perseguitava le sue vittime con continue minacce di morte.
Il 45enne, che secondo gli investigatori era “ossessionato da sentimenti di invidia e di disprezzo per la pelle nera“, nei suoi messaggi faceva capire, infatti, di essere a conoscenza dei luoghi di residenza delle vittime lasciando intendere che sarebbe passato presto alle vie di fatto.
Un incubo iniziato nel mese di gennaio per i giocatori dell’Orlandina, che hanno denunciato il tutto al commissariato di Capo d’Orlando.
L’uomo dovrà rispondere di atti persecutori aggravati dalla discriminazione razziale e di minacce di morte.
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