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A Rimini oltre 75 mila carte Pokemon sequestrate: tutte “tarocche”

Sono ambite dai collezionisti di ogni età e possono valere migliaia di euro. Non stupisce allora che figurino tra borse e accessori Gucci e Vuitton rigorosamente non originali. A Rimini nei guai 4 negozi del centro storico e i loro titolari

Pubblicato:06-07-2024 13:27
Ultimo aggiornamento:06-07-2024 13:27

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RIMINI – Sequestrati a Rimini oltre 21 mila articoli tra accessori di abbigliamento, portachiavi, carte collezionabili da gioco e accessori per telefonia, tutti riproducenti loghi e segni distintivi di marchi quali Nike, Apple, Nintendo, Walt Disney, Pokemon, indebitamente apposti, tanto da poter, a tutti gli effetti, confondere gli acquirenti, ignari di trovarsi di fronte a prodotti non originali. Il maxisequestro è frutto di un controllo della Guardia di finanza su due distinte attività commerciali del centro storico.

NEL MIRINO DELLA GDF 4 ATTIVITÀ COMMECIALI DEL CENTRO STORICO

Risalendo la filiera del falso, mediante l’incrocio dei dati, pedinamenti e appostamenti sono state individuate ulteriori due attività commerciali nel centro storico di Rimini. L’azione di contrasto ha permesso di giungere al sequestro di ulteriori 150 mila prodotti tra giocattoli, carte collezionabili, portachiavi, accessori d’abbigliamento e di telefonia, anche in questo caso, contraffatti. In particolare, oltre 75 mila sono le carte dei Pokemon contraffatte sottoposte a sequestro. Tali carte, collezionate da piccoli fan del cartone animato, sono oggetto dell’interesse anche di adulti appassionati e collezionisti: le carte più rare possono raggiungere valori che vanno da decine di migliaia fino a milioni di euro. La provenienza dei prodotti risulterebbe essere cinese. Le quattro attività commerciali sono risultate essere gestite tutte da soggetti stranieri, denunciati a piede libero, che dovranno rispondere del reato di contraffazione marchi e ricettazione.


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