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Al via da Porto Riva Traiano la terza ‘Veleggiata per il Pianeta’ promossa da Ambiente Mare Italia

Venticinque imbarcazioni e circa 200 diportisti, passando per Capo Linaro e la Lega Navale, si sono "contese questo simbolo di solidarietà e amore per il mare", ha detto il presidente di Ami

Pubblicato:06-07-2024 13:20
Ultimo aggiornamento:06-07-2024 13:20

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CIVITAVECCHIA – Una ‘Veleggiata per il pianeta’ per la sensibilizzazione ambientale. Per il terzo anno consecutivo l’iniziativa, promossa da Ambiente Mare Italia in collaborazione con il Circolo velico ‘Riva di Traiano’ e con la Capitaneria di Porto di Civitavecchia, si è svolta a largo delle coste civitavecchiesi. Venticinque imbarcazioni e circa 200 diportisti, passando per Capo Linaro e la Lega Navale, si sono “contese questo simbolo di solidarietà e amore per il mare – ha spiegato all’agenzia Dire il presidente di Ami, Alessandro Botti – È stata un’occasione di grande divertimento ma anche di attaccamento ad un ecosistema fragile e troppo importante per la nostra vita e di diffusione di una nuova cultura ecologica tra tutti coloro che d’estate vivono il mare e hanno una responsabilità nella tutela e protezione dell’ambiente”.

Nel 2023 Ambiente Mare Italia, grazie anche alla collaborazione con i diportisti, ha raccolto 53 tonnellate di rifiuti dai nostri mari, lungo le coste del nostro Paese e nei parchi cittadini. “Ricordiamo, inoltre- ha aggiunto Botti- come nella sola AMI Settimana Verde 2024 l’Associazione, grazie al lavoro delle proprie delegazioni territoriali, 58 in tutta Italia, abbia realizzato 140 iniziative di sensibilizzazione e intervento ambientale in 15 Regioni Italiane”. Le iniziative hanno coinvolto oltre 65mila cittadini tra cui subacquei, diportisti e operatori del mare e dell’ambiente in azione sul campo. Di questi, oltre 20mila studenti hanno partecipato attivamente alle giornate di raccolta dei rifiuti sulle spiagge e nei parchi cittadini.

Le campagne di monitoraggio e di raccolta dei rifiuti di AMI nell’ambito della Settimana Verde 2024 hanno permesso di monitorare 1.000 km di coste, verificando la presenza di inquinanti spiaggiati su una superficie di 240.000 mq; monitorare i fondali marini, nello specifico una superficie di 120.000 mq pari a 18 campi di calcio; rimuovere dall’ambiente circa 250 quintali di rifiuti. “Insieme all’Univerisità e alla Guardia Costiera vogliamo fare crescere la cultura ecologica tra chi gode del mare per viverlo con maggiore responsabilità- ha concluso Botti- perché la vera transizione ecologica la facciamo noi che amiamo il mare, non ci arriva dall’Europa né dal Governo”.


Per Michele Castaldo, comandante della Capitaneria di Porto Civitavecchia e direttore marittimo del Lazio, questa iniziativa rappresenta un “messaggio importante che vogliamo sostenere, perché attraverso una regata velica si sviluppa la sensibilità verso l’ambiente marino. Stiamo conducendo una battaglia contro la plastica e facendo diverse iniziative per la tutela della biodiversità e il contrasto alla pesca illegale. Poi, ci sono tante iniziative che sviluppiamo con gli utenti del mare, perché ci segnalino tutte quelle situazioni particolarmente delicate da verificare. Dopo sei anni abbiamo trovato di nuovo un nido di tartarughe Caretta Caretta nella spiaggia di Sant’Agostino, lo abbiamo messo in sicurezza e abbiamo salvato un esemplare che era stato ferito”.

A proposito di segnalazioni, anche quest’anno AMI metterà a disposizione di navigatori, velisti, surfisti, divers, pescatori, viaggiatori, turisti e cittadini amanti del mare il numero di telefono #SOSami, +393510338623, grazie a cui sarà possibile segnalare direttamente agli operatori la presenza di rifiuti in mare, macchie di idrocarburi e l’avvistamento di specie marine.

Noi velisti siamo ‘green’ per definizione, perché la vela non consuma alcuna energia ma utilizza solo la forza del vento – ha concluso Giuseppe Borrelli, direttore tecnico del Circolo Riva di Traiano – Il nostro impegno per mantenere il mare pulito è quotidiano, contribuiamo al mantenimento di un ambiente sostenibile raccogliendo plastiche e altri oggetti che purtroppo troviamo spesso in mare durante la navigazione. Per questo la collaborazione con Ambiente Mare Italia è strategica, ci consente di migliorare le nostre conoscenze in un mondo complicato come quello in cui viviamo, con l’impatto ecologico che molte attività hanno“.

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