NEWS:

VIDEO | Elezioni Usa, l’ex ambasciatore in Ue: “Il cambio di candidato? Va fatto prima della convention di Chicago”

Gardner: "Il secondo mandato di Trump è molto più rischioso del primo"

Pubblicato:05-07-2024 13:36
Ultimo aggiornamento:05-07-2024 13:48

elezioni usa
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – “I rischi di un mandato Trump 2.0 sono maggiori ai rischi che abbiamo già visto nel Trump 1.0, per tanti motivi. Ci sono state tre sentenze della Corte suprema, che rendono molto chiaro il rischio. Putin ha parlato bene di Trump di recente? Sì, apparentemente sono amici e non è solo questo il rischio. Il rischio per l’Europa” e per i suoi industriali “è molto grave, con lo spostamento dei flussi di esportazioni cinesi verso l’Europa dopo i dazi” di nuovo ventilati da Trump. Avvisa così Anthony Luzzatto Gardner, ex ambasciatore degli Usa nell’Unione Europea, da un anno coinvolto nella campagna di raccolta fondi dei Democratici, pur senza ruoli formali. L’occasione è il dibattito “Le prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti”, promosso oggi a Bologna da Johns Hopkins Sais Europe e Nomisma, in occasione della presentazione del nuovo saggio “Traiettorie di futuro: l’industria manifatturiera italiana nel nuovo disordine mondiale”.

Il candidato dei Democratici alle presidenziali Usa, continua a margine dei lavori l’ex ambasciatore, “è Joe Biden: io continuo a dare un aiuto e sostegno al Partito democratico, che è Biden. Cosa succederà domani nessuno può prevederlo, però siamo in attesa di vedere nelle prossime settimane. Se cambiassimo candidato, dobbiamo farlo molto prima della convention a Chicago di metà agosto. Ci sono tante cose in ballo”. In ogni caso, osserva Gardner, “oggi il candidato è ancora Biden e abbiamo una vice, Kamala Harris che è sempre lì”. Nel corso del dibattito aggiunge da parte sua l’ex parlamentare europeo Paolo De Castro, presidente del comitato scientifico di Nomisma: “Viviamo in un momento di grande difficoltà anche se dobbiamo capire che è Joe Biden il candidato ed è lui che ha vinto le primarie. Quindi, è Joe Biden che deve decidere. Ci sarebbero anche problemi dal punto di vista dei finanziamenti che la campagna ha raccolto, se si dovesse cambiare candidato in corsa. Auguriamoci- conclude De Castro- che questo momento di impasse passi, quindi: ce lo auguriamo noi che tifiamo per Biden, anche se la situazione è davvero molto confusa”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy