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Donatella Di Pietrantonio vince il Premio Strega 2024 con il romanzo “L’età fragile”

La diretta su Rai Tre dal Ninfeo del Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, quest’anno con la doppia conduzione di Geppi Cucciari e Pino Strabioli

Pubblicato:05-07-2024 10:00
Ultimo aggiornamento:05-07-2024 10:00
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a cura di Sara Calabria

ROMA – È Donatella Di Pietrantonio con il romanzo “L’età fragile” edito da Einaudi,la vincitrice della LXXVIII edizione del Premio Strega, riconoscimento letterario tra i più prestigiosi in Italia. La scrittrice abruzzese, peraltro prima classificata al Campiello nel 2017 con L’Arminuta (Einaudi), aveva già sfiorato la vittoria allo Strega in passato, arrivando seconda nel 2021, con Borgo Sud. Stavolta, confermando le aspettative che la davano favorita, ha conquistato l’ambito premio con 189 voti. A tratti commossa, si è rivolta alla platea promettendo che userà la sua voce in difesa di diritti per cui la sua generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sembrano più scontati.

Secondo posto per Dario Voltolini con “Invernale” (La nave di Teseo), 143 voti; terza classificata Chiara Valerio con “Chi dice e chi tace” (Sellerio), 138 voti.


Seguono Raffaella Romagnolo, “Aggiustare l’universo” (Mondadori) con 83 voti; Paolo Di Paolo, “Romanzo senza umani” (Feltrinelli), 66 voti; Tommaso Giartosio “Autobiogrammatica” (minimum fax) con 25 voti.

Da notare che, quest’anno, la rosa dei finalisti era composta da sei autori, anziché cinque, in quanto se nella cinquina non è presente una casa editrice medio piccola, il regolamento del Premio prevede di lasciare posto ad un sesto romanzo, in rappresentanza di queste ultime.

Altra novità di questa edizione è stata il ripristino dello spoglio dal vivo. Gli ultimi cento voti sono stati scrutinati uno per uno fino alla proclamazione dell’autrice del libro vincitore. In assenza della scrittrice premiata nella precedente edizione, Ada d’Adamo, scomparsa il 1° aprile dello scorso anno, è stato Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, a presiedere il seggio.

LA PREMIAZIONE A ROMA

La serata finale, che si è svolta nel suggestivo Ninfeo del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, dal 1953 sede della tappa conclusiva del riconoscimento letterario, è stata trasmessa come di consueto in diretta su Rai Tre e ha visto quest’anno la doppia conduzione di Geppi Cucciari e di Pino Strabioli, entrambi peraltro già coinvolti in precedenti edizioni del Premio. Nel dipanarsi della kermesse letteraria, i due conduttori si sono avvicendati intervistando autrici e autori della sestina direttamente sul proscenio e non più lateralmente, nella loggia dell’Ammannati, come è avvenuto in passato. Durante le interviste -e anche grazie all’ausilio e all’ironia dell’intelligenza artificiale– sono stati ricostruiti i vari tasselli che hanno portato alla luce e fatto rivivere al pubblico storie, personaggi, emozioni ed atmosfere dei singoli libri in gara.

Il Premio, promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega, è stato assegnato da una giuria composta dai voti dei 400 “Amici della domenica” (con riferimento agli “Amici” che si riunivano in casa Bellonci la domenica pomeriggio), a cui si aggiungono come di consueto 245 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 35 Istituti italiani di cultura all’estero, 30 voti di lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria e 25 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma.

LO STREGA TOUR

La vincitrice sarà impegnata nelle prossime settimane in un fitto Strega Tour che la porterà il 7 luglio a Lonato del Garda, il 9 luglio a Roma (Letterature Festival Internazionale), il 21 luglio al Festival della Marina di Villasimius, il 26 luglio a Vieste (Il Libro Possibile), il 3 agosto a Marciana Marina, l’8 agosto a Cortina d’Ampezzo (Una Montagna di Libri), per poi concludersi in autunno.

Come già avvenuto in passato, la serata non è stata soltanto una celebrazione della narrativa italiana contemporanea, ma anche un’occasione per riflettere sulle tendenze e le evoluzioni della letteratura nel nostro Paese (da notare l’equa ripartizione tra uomini e donne, nella rosa dei sei finalisti 2024, quest’anno tutti elegantemente vestiti da famosi stilisti) anche grazie alla nutrita partecipazione di editori, scrittori e appassionati di letteratura di tutta Italia e oltre.

Presenti all’evento, tra gli altri, Corrado Augias, Francesco Piccolo, Alessandro Giuli, presidente della Fondazione Maxxi, Serena Bortone, Lia Levi, Melania Mazzucco, presidentessa del Comitato direttivo dello Strega, Piero Dorfles, Vittorio Lingiardi, Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Alberto Foschini, ex presidente di Strega Alberti.

Kermesse letteraria, evento televisivo, fenomeno di costume, ma non solo: il premio Strega ricerca e promuove un fertile scambio con altre forme d’arte. E anche quest’anno, in collaborazione con BPER Banca, è stato indetto il concorso Strega BPER Art, rivolto alle studentesse e agli studenti delle principali Accademie di Belle Arti statali italiane per la realizzazione di una scultura ispirata al mestiere di scrivere e all’importanza della promozione della lettura. Nel corso della serata, i sei finalisti hanno ricevuto una scultura realizzata da Giulio Fulignati (assente all’evento), studente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e vincitore 2024, dal titolo “Il Noce”. L’opera trae spunto dagli antichi sabba delle streghe che, secondo la leggenda, venivano celebrati proprio intorno ad un albero di noce.

L’illustrazione di questa edizione, il volto magico ed enigmatico della strega 2024 nasce invece dalla mano di uno dei più noti artisti della moda e dell’editoria, Andrea Tarella. L’artista, nell’ambito delloStrega d’autore, progetto attraverso cui, negli anni, alcuni tra i migliori illustratori italiani hanno realizzato il manifesto del Premio, ha dato vita ad una ricca composizione di idee, storie e personaggi che scaturiscono proprio dalla testa di una strega. Sullo sfondo una immensa, enigmatica luna piena.

Infine, vale la pena ricordare che il Premio trae il suo nome dal noto liquore Strega: Strega Alberti Benevento, l’azienda che lo produce, ha sostenuto e finanziato l’evento sin dalla sua prima edizione, nel 1947. Dal 2015 la società ha avviato un piano di sviluppo commerciale con l’apertura di negozi monomarca in Italia e all’estero. E, tra questi, non poteva mancare New York, dove è possibile acquistare e sorseggiare un bicchiere di Strega, magari sfogliando le pagine dei libri arrivati in finale.

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