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Economia civile al centro della 50esima edizione delle settimane sociali dei cattolici di Trieste

Il convegno Ucid, dal titolo 'Partecipazione e democrazia nell'impresa, si è tenuto a Sorrento il 28 e 29 giugno

Pubblicato:04-07-2024 12:31
Ultimo aggiornamento:04-07-2024 12:44
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ROMA – Si è aperta a Trieste, nel Nord Est dell’Italia, la 50a edizione delle Settimane sociali dei cattolici sul tema ‘Al cuore della democrazia. Partecipazione tra storia e futuro’, che vedrà domenica 7 luglio la partecipazione di Papa Francesco. La Settimana sociale si svolge dopo il convegno nazionale dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (Ucid) che si è tenuta a Sorrento il 28 e 29 giugno, dal titolo ‘Partecipazione e democrazia nell’impresa. In cammino verso la 50a Settimane sociali dei cattolici‘.

Il convegno di Sorrento è stato propedeutico all’avvio della 50° Settimane sociali dei cattolici, perché, con il libro presentato ‘Principi di Economia Civile: una guida per imprenditori e dirigenti’, sono state gettate le basi dei valori che caratterizzeranno il cammino futuro di Ucid.

“Non è un caso- spiega Gian Luca Galletti, presidente Ucid nazionale– se abbiamo voluto dedicare l’assemblea nazionale al rapporto tra impresa e democrazia, che è parte fondamentale dell’ordinamento democratico nel nostro Paese. Anche a Trieste ci concentreremo su questi temi e avremo occasione di farlo insieme al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, in dialogo con il mondo del lavoro e dell’impresa”.



L’evento di Trieste ha il titolo ‘Partecipazione e democrazia nell’impresa, dialogo fra imprenditori, manager e sindacato per una economia Civile’. A sedersi alla tavola rotonda, presso la sede della Camera di Commercio saranno: monsignor Luigi Renna, vescovo di Catania e organizzatore delle Settimane Sociali, Lorenzo Malagola, segretario Commissione Lavoro Camera dei deputati, Francesco Delzio, amministratore delegato di Sviluppo Lavoro Italia, Riccardo Di Stefano, presidente Giovani Imprenditori Confindustria, Luigi Sbarra, segretario generale Cisl, il segretario generale Stefania Brancaccio, il presidente dei Giovani Imprenditori Benedetto Delle Site e Fabio Storchi, presidente Ucid di Reggio Emilia.


Fabio Storchi è anche il promotore del libro ‘Principi di Economia Civile: una guida per imprenditori e dirigenti’ e insieme a Stefano Zamagni, Luigino Bruni e Leonardo Becchetti fra i divulgatori del nuovo paradigma economico che si ispira all’economia Civile. “Questo volume nasce con la volontà di offrire agli imprenditori, ai dirigenti e ai professionisti una guida ai principi dell’economia Civile, un nuovo paradigma economico che colloca il bene comune e la persona al centro della vita delle imprese. L’economia Civile attinge alla ricca tradizione italiana di umanesimo civico e si rifà allo spirito mediterraneo del capitalismo e al modo italiano di fare economia.


Risale infatti ad Antonio Genovesi che nel 1753 introdusse all’Università di Napoli il primo corso al mondo di Economia Civile. Un’economia a misura d’uomo, impostata su: capitale relazionale, sviluppo integrale della persona, generatività delle organizzazioni e dei territori, destinazione universale dei beni, responsabilità sociale delle comunità, per uno sviluppo equo e sostenibile della società. L’economia Civile si basa su valori fondamentali come: fiducia, fraternità, gratuità, onestà, reciprocità, solidarietà, sussidiarietà, capacità innovativa, lavoro, virtù civiche e felicità pubblica. L’economia Civile ha l’obiettivo di favorire la costruzione del bene comune inteso come produzione di benessere materiale, sociale e spirituale per tutti i membri della società, assicurando che nessuno venga escluso o trascurato” ha spiegato Storchi.


A Sorrento sono intervenuti, Gian Luca Galletti, già ministro dell’Ambiente, che ha sottolineato il tema della sostenibilità d’impresa: “Fondamentali sono i criteri Esg che riguardano ambiente, sociale ed equità della governance, ma più ampiamente è un compito che la dottrina sociale da sempre riconosce all’organizzazione aziendale. Serve una scuola di politica orientata al pensiero cattolico perché questo torni a incidere nella società. Vediamo la politica polarizzarsi in opposti estremismi, c’è bisogno di mediazione tra le parti”.


Stefano Zamagni ha dichiarato: “Un conto è la politica, un altro sono le formazioni partitiche: se si ha chiara questa distinzione una scuola di politica che si basi sul pensiero cattolico può fare bene al Paese, alla sua classe dirigente e al rapporto tra corpi sociali e istituzioni”.


“Le forze parlamentari accelerino sulla proposta di legge sulla partecipazione- ha affermato Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl- serve un’alleanza vera tra capitale e lavoro, basata su valori come la centralità della persona, la dignità del lavoro. Si tratta della cultura che abbiamo in comune con Ucid, realtà con cui c’è un legame solido”.


“A partire dai contenuti del nostro documento vorremmo promuovere un dialogo ampio, che comprenda le istituzioni civili, quelle ecclesiastiche, il mondo accademico e le parti sociali. Le settimane sociali dei cattolici saranno un’occasione per muovere in questo senso” ha concluso Stefania Brancaccio, segretario generale Ucid.


Presenti anche: don Antonio Mastantuono, assistente spirituale di Ucid, Vincenzo Sanasi d’Arpe, amministratore delegato di Consap, monsignor Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento, Massimo Coppola, sindaco di Sorrento, Amedeo Manzo, presidente della Bcc di Napoli, Nino Apreda, presidente di Ucid Campania Sigrid Marz, presidente Uniapac Europa. Ucid associa in Italia oltre 3.000 imprenditori e dirigenti ispirati alla dottrina sociale della Chiesa ed è emanazione diretta della Conferenza Episcopale Italiana (Cei).

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