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Anbi, dall’Assemblea nazionale i piani strategici per l’acqua: in arrivo 13 miliardi

Tra gli interventi, quelli del direttore generale Anbi Massimo Gargano, del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, e dell'assessora ai Lavori Pubblici del Comune di Roma Ornella Segnalini

Pubblicato:02-07-2024 20:36
Ultimo aggiornamento:02-07-2024 20:36
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ROMA – Si è riunita oggi, a Roma, l’Assemblea nazionale dell’Anbi dedicata al tema del dopo Pnrr. Tra gli interventi, quelli del direttore generale Anbi Massimo Gargano, del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, e dell’assessora ai Lavori Pubblici del Comune di Roma Ornella Segnalini.

Salvini: Nel piano strategico acqua 418 progetti “Ok a primi 73 a luglio”

“Quello che sto cercando di fare sul tema dell’acqua è pianificare a medio e lungo termine per evitare di inseguire la perenne emergenza. Con la collaborazione dei consorzi di bonifica stiamo realizzando per la prima volta un piano strategico per la gestione dell’acqua a medio e lungo termine. Ci sono 418 progetti per 13 miliardi complessivi e il primo stralcio per i primi 73 progetti, entro luglio, per quasi un miliardo di investimenti, conto che possa essere finanziato”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.


Gargano (ANBI): Cibo sintetico furto identitario che consuma acqua

“Il cibo sintetico è un grande furto all’identità che si fa a tutte le agricolture ma a quella italiana in particolare. Per noi del settore dell’acqua vuol dire anche un’attività che presenta non solo tutte le varie non eticità ma anche un grande consumo di acqua”. Così Massimo Gargano, Dg di Anbi.

Non ci piace UE contro invasi

“L’Europa non può essere quella del deflusso ecologico. Ci sono tante cose non ci piacciono tra cui il rifiuto netto delle vasche di elimazione e degli invasi per il contenimento dell’acqua. E poi il regolamento sui crimini ambientali che prevede nuove fattispecie come avere una concessione per prelevare acqua e sforare di un nulla. Una cosa che la dice lunga su questa vicenda su cui dobbiamo fare una riflessione seria”, continua Gargano.

L’opera più importante Paese è manutenzione

“La manutenzione. È questa la più grande opera pubblica di cui Italia ha bisogno e l’opera straordinaria di questo Paese”. Conclude Massimo Gargano, Dg di Anbi, nel corso dei lavori dell’assemblea nazionale della stessa Anbi che si è tenuto a Roma.

Segnalini: Con nuovo Peschiera Roma ha approvvigionamento sicuro

“Stiamo dotando la Capitale di un approvvigionamento idrico sicuro, a partire dal suo acquedotto principale, il Peschiera, che attraversa territori a rischio sismico e in alcune sue parti è realizzato ancora a canna unica. Sono oltre 2 miliardi di euro gli investimenti nel settore idrico destinati alla Capitale. Circa 45 milioni destinati al rischio alluvione come per Madonnetta, di cui stiamo procedendo alla progettazione per poi affidarne le opere al Consorzio di bonifica. Oltre 1,5 miliardi di euro sono quelli indirizzati a ridurre le perdite delle reti idriche e ad approvvigionare la città in sicurezza, realizzando la più grande opera europea in questo settore, l’acquedotto del Peschiera, dell’importo di 1,350 miliardi”. Questo uno dei passaggi del discorso tenuto dall’assessora ai Lavori Pubblici del Comune di Roma, Ornella Segnalini, ha tenuto in occasione dell’assemblea nazionale dell’Anbi.

“Le restanti risorse- ha aggiunto Segnalini- sono quelle Pnrr che sono state acquisite, quanto a 50 milioni di euro, per ridurre le perdite, e quanto agli altri 150 milioni, per un approvvigionamento sicuro anche a fronte delle oscillazioni climatiche. Infine, altri 500 milioni di euro sono destinati, sia tramite investimenti da tariffa del piano di investimenti di Acea Ato 2 sia tramite 16,5 milioni di euro di fondi di bilancio comunale, a realizzare impianti idrici e fognari nelle aree periferiche di Roma ancora sprovviste (Fosso dell’Osa, Tragliatella, Cava Pace, Fosso San Giuliano, Giustiniana), a manutenere reti realizzate svariati decenni orsono, a realizzare nuovi depuratori, a intervenire costantemente con la manutenzione programmata su una selezione ragionata e a maggior rischio delle 330.000 caditoie presenti sulle strade comunali. Basti pensare che per il solo settore idrico e fognario, gli investimenti pro capite annui di Acea sono arrivati a 107,4 euro per abitante, superiori alla media europea di 100 euro, e di gran lunga superiore alla media italiana di 48 euro”.

Ridotte perdite idriche rete Roma da 47% a 28,7%

“Il Pnrr per Roma è stato non solo uno strumento finanziario, ma lo strumento per mezzo del quale questa città, tramite la sua partecipata Acea, ha migliorato la sua performance in tema di perdite della rete e ha messo mano all’opera idrica più importante d’Europa, cioè il raddoppio e la messa in sicurezza dell’acquedotto del Peschiera. Le perdite sono passate dal 47% del 2017 al 28,7% dell’anno scorso e in tendenza si arriverà al 25%, in media con l’Europa”. Questo uno dei passaggi più importanti del discorso tenuto dall’assessora ai Lavori Pubblici del Comune di Roma, Ornella Segnalini, in occasione dell’assemblea nazionale dell’Anbi.

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