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In Francia 200 candidati si ritirano: è tattica ‘repubblicana’

Lo riferisce l'Agence France Presse, chiarendo che di questi, la maggior parte appartiene al Nouveau Front Populaire (Nfp)

Pubblicato:02-07-2024 18:50
Ultimo aggiornamento:02-07-2024 21:04

francia cortei contro destre
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ROMA – All’approssimarsi delle 18, orario entro cui i partiti in Francia devono registrare i candidati per partecipare al secondo turno delle legislative del 7 luglio, circa 200 candidati hanno annunciato l’intenzione di ritirarsi dalla “battaglia a tre”.

Lo riferisce l’Agence France Presse, chiarendo che di questi, la maggior parte appartiene al Nouveau Front Populaire (Nfp), l’alleanza di quattro partiti di sinistra nata per fare fronte comune alla corsa di Rassemblement nationale (Rn): si tratta di 110 politici arrivati terzi al primo turno di domenica scorsa, e che quindi lasciano il campo al partito di Macron, il cui candidato si è piazzato secondo.

FARSI DA PARTE PER CEDERE VOTI AI MACRONISTI

La tattica, come spiegano i media locali in queste ore, è di farsi da parte nelle circoscrizioni dove la formazione di destra guidata da Marine Le Pen e Jordan Bardella è arrivata prima, “cedendo” i voti ai macronisti di Renaissance.


Anche tra le file di Renaissance stanno seguendo questa strada, ma non tutti: solo 70 hanno deciso di farsi da parte in favore del blocco di Nfp. Eppure persino il primo ministro Gabriel Attal ha ribadito ieri sera su TF1 che “è meglio ritirarsi, se nelle circoscrizioni elettorali mantenere il nostro candidato porta ad una vittoria sicura dell’estrema destra”.

E allora va bene anche sostenere la sinistra, purché sia “un candidato che difende i valori repubblicani”.

Il Guardian ricorda però che il successo di questa tattica, nota come “fronte repubblicano”, usata storicamente in Francia quando alle elezioni la destra estrema si avvicina al potere, “è meno certo che mai”. Al primo turno, Rn si è piazzato sopra il 33%, mentre il Nuovo fronte popolare è arrivato al 28% e il partito di Macron al 20%.

L’OBIETTIVO DI LE PEN

Le Pen punta a 289 seggi sui 577 dell’Assemblea nazionale, ossia più della metà per assicurarsi la maggioranza, ma le proiezioni indicano che potrebbe ottenerne 270. In questo caso dovrà cercare il sostegno dei 19 parlamentari necessari.

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