ROMA – Un contributo di 2.400 euro annuo alle famiglie con reddito fino a 20 mila euro per poter pagare la baby sitter per 20 ore mensili o altri servizi come i centri estivi. È quanto prevede la proposta di legge del Pd, a prima firma Michela Di Biase, presentata oggi a Montecitorio. La capogruppo Chiara Braga spiega che si tratta di una “misura strutturale e non spot per sostenere le famiglie, considerando che in Italia 1 donna su 4 non lavora o è costretta al part time per conciliare la famiglia con il lavoro“. Una proposta “ben diversa da quella di Gasparri con il redditi di maternità che è una misura propagandistica: noi crediamo che la scelta della maternità o meno non vada ricondotta a una questione meramente economica”, sottolinea la dem.
La prima firmataria auspica che il testo possa avere un “sostegno bipartisan: abbiamo previsto un click day per accedere al finanziamento, rivolto a una platea potenziale di 400 mila bambini tra i 3 e i 12 anni di famiglie in cui entrambi i genitori lavorano o monogenitoriali”. Lo stanziamento necessario sarebbe quindi di circa 1 miliardo se tutta la platea accedesse alla misura. Una altra finalità, spiega Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro, è anche quella di “far emergere l’oceano di lavoro nero che caratterizza il settore, obbligando a fare un regolare contratto alle baby sitter”.
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