NEWS:

Abuso di posizione dominante, l’Antitrust sanziona la Figc per oltre quattro milioni

La Federazione annuncia il ricorso al Tar: "Sanzione ingiustificata". Codacons: "Bene multa". Per Uisp "altre Federazioni così".

Pubblicato:01-07-2024 11:57
Ultimo aggiornamento:01-07-2024 15:15
Autore:

figc multa antitrust
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro (4.203.447,54 euro). L’Autorità ha infatti accertato che la Figc, almeno a partire dall’1 luglio 2015, ha attuato una complessa strategia escludente per rafforzare la propria posizione dominante nell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico e per estenderla anche al mercato dell’attività ludico-amatoriale, in cui opera in concorrenza con gli Enti di Promozione Sportiva (Eps). E’ quanto si legge in una nota dell’Antitrust. La strategia abusiva si è realizzata innanzitutto attraverso la mancata stipula, da parte della Figc, delle convenzioni richieste dal Regolamento Eps del Coni (2014) per lo svolgimento dell’attività agonistica, spiega la nota. Ciò ha consentito alla Federazione di precludere agli Eps l’accesso al mercato dell’organizzazione di eventi a carattere agonistico, garantendo così a sé stessa una posizione di sostanziale monopolio.

In secondo luogo, la Figc ha usato in modo strumentale il proprio potere regolatorio, considerando illegittimamente come agonistica l’attività amatoriale svolta dagli Enti di Promozione Sportiva con atleti compresi tra i 12 e i 17 anni. Inoltre ha imposto anche per gli atleti fino ai 12 anni (per definizione non rientranti nell’attività agonistica) il convenzionamento tra la Federazione e gli Eps e la pre-autorizzazione dell’evento, limitando così la libertà delle Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate alla Figc e dei loro atleti con doppio tesseramento di partecipare ai tornei organizzati dagli Eps, conclude la nota. In questo modo è stata ridotta la capacità degli Enti di Promozione Sportiva di esercitare una sufficiente pressione competitiva sulla Federazione, ostacolando e/o indebolendo la concorrenza nel mercato dell’organizzazione di eventi ludico-amatoriali.

FIGC SU ANTITRUST: RICORSO AL TAR CONTRO SANZIONE INGIUSTIFICATA


“Con riferimento alla comunicazione pervenuta in data odierna dall’Autorità Antitrust, la FIGC ritiene la sanzione ingiustificata, basata su argomentazioni documentalmente riscontrabili e su un ragionamento giuridico errato. Peraltro, tale sanzione- spiega la FIGC in una nota- è stata irrogata con le stesse motivazioni con le quali era stata sanzionata la Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) in un analogo procedimento. Decisione poi annullata dal Consiglio di Stato, con sentenza dello scorso 5 giugno n.5054. Per questo, nel ribadire l’assoluta correttezza del proprio operato, la FIGC comunica che è in corso di notifica il ricorso, con richiesta di sospensiva, presso il TAR del Lazio”.

CODACONS: BENE MULTA A FIGC DA ANTITRUST, TROPPE OMBRE SU FEDERAZIONE

“Siamo soddisfatti della decisione dell’Autorità di sanzionare la Figc perché crediamo che anche in ambito sportivo qualsiasi comportamento scorretto a danno del mercato e dei consumatori vada punito- spiega il Codacons- Riteniamo inoltre che sulla Federazione incombano molte ombre: più volte ci siamo visti
costretti a denunciare la Figc per aver assunto, assieme al Coni, comportamenti e decisioni che hanno rappresentato un danno per i tifosi e per i cittadini appassionati di calcio. Ad esempio non è mai stato chiaro perché Figc e Coni agiscano con tenacia per tenere lontani i tifosi e le organizzazioni che li rappresentano da qualsiasi procedimento giudiziario o sportivo che veda coinvolto il mondo del calcio, quando proprio i tifosi sono i primi soggetti danneggiati dagli illeciti”.

UISP: ALTRE FEDERAZIONI COSÌ. COMPORTAMENTI SUBDOLI VIETANO EVENTI EPS A SOCIETÀ SPORTIVE DI BASE

“Il ricorso è stato presentato dal Centro Nazionale Sportivo Libertas (Ente di promozione sportiva EPS, ndr), poi l’Antitrust ha chiesto a tutti gli EPS la possibilità di inserirsi nel procedimento. Noi dell’Uisp, insieme ad altri Enti, siamo intervenuti e siamo stati auditi il 18 aprile ed ho depositato personalmente una memoria, perché la Uisp, per la sua tradizione nell’organizzazione di attività calcistica giovanile, è stata negli anni la più colpita e penalizzata. La sentenza è giusta e l’accogliamo con molta soddisfazione. Noi auspicavamo una risposta di questo tipo dall’Antitrust e per noi, Enti di promozione sportiva, era evidente come la Federcalcio abusasse della propria posizione dominante nell’organizzazione delle attività sportive di base, seppur svolte con modalità competitive”. Lo ha dichiarato all’Agenzia Dire il presidente dell’Unione italiana sport per tutti (Uisp), Tiziano Pesce. “Accogliamo la decisione con molto favore- prosegue il presidente- non solo in ambito calcistico, perché è un provvedimento che mette nelle condizioni di rivedere le proprie posizioni anche molte altre Federazioni e il Coni. Perché posizioni simili, se non uguali a quelle della Figc, sono portate avanti da altre Federazioni, nei confronti delle attività amatoriali. Di fatto le Federazioni spiegano che loro sono gli organismi che regolano quell’attività o determinata disciplina sportiva, e solo loro possono promuovere e organizzare attività agonistica. Questo non è vero perché lo dice anche il regolamento di funzionamento degli Eps del Coni: gli Enti possono organizzare attività competitive e, con una stipula di una convenzione, anche quelle agonistiche di prestazione, che portano allo sbocco di campionati italiani. Con comportamenti subdoli si vieta alle società sportive di base di partecipare agli eventi degli Eps e questo porta anche all’abbandono dell’attività sportiva da parte dei più giovani”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy