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Roma, infiorata a piazza San Pietro: oltre 30mila i fiori impiegati

Le opere in occasione della festività di San Pietro e Paolo

Pubblicato:30-06-2024 12:02
Ultimo aggiornamento:30-06-2024 12:03
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ROMA – Una vera mostra a cielo aperto piena di colori quella che è andata in scena di fronte alla Basilica di San Pietro a Roma in occasione dell’XI edizione dell’Infiorata Storica di Roma e dell’Infiorata delle Pro Loco d’Italia promosse da UNPLI, Unione nazionale Pro Loco d’Italia e Pro Loco Roma Capitale.

I quadri, composti lungo via della Conciliazione e piazza Pio XII da oltre 250 infioratori e volontari da 8 regioni d’Italia, dal tardo pomeriggio del 28 e per tutta la notte del 29 giugno, sono stati realizzati in onore del Santo Padre e per la festa patronale dei Ss. Pietro e Paolo, secondo le linee guida indicate dalla Santa Sede che in vista del Giubileo 2025 ha scelto come tema quello della preghiera.

30MILA STELI

Ogni Pro Loco, in circa 50 mq di superficie ciascuno, ha interpretato il valore della preghiera con scene, tecniche e materiali diversi, utilizzando circa 30000 steli di garofani, crisantemi e crisantemine, trucioli, sale colorato, sabbia, semi, foglie e materiale naturale secco


Dalle preghiere di Madre Teresa di Calcutta, alle opere di Folon, alla Sacra Famiglia, l’omaggio alla Stella Maris, titolo fra i più antichi dati alla vergine Maria, o all’immagine di una farfalla colorata e leggiadra fino alla mano dell’uomo che bussa alla porta del cuore di Cristo, c’è chi ha interpretato il valore, il silenzio e la potenza della preghiera con messaggi e riferimenti pieni di speranza e richiamando i colori della pace, e in alcuni casi anche le parole di Papa Francesco.

Insieme alla Pro Loco di Roma Capitale, erano presenti le delegazioni dell’Unpli dalla Basilicata (Rotonda, Provincia di Potenza), dalla Campania (Paduli, Provincia di Benevento), dal Lazio (Ferentino, Provincia di Frosinone e Gallese, Provincia di Viterbo), dalle Marche (Fermignano, Provincia di Pesaro e Urbino), dalla Puglia (Serra Capriola, Provincia di Foggia), dalla Sardegna (Tortolì, Provincia di Nuoro), dalla Toscana (Fucecchio, Provincia di Firenze) e dal Veneto (Pontelongo, Provincia di Padova).

L’appuntamento del 29 giugno è un’importante testimonianza del lavoro che UNPLI svolge nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale immateriale italiano e che proprio di recente ha costituito la Rete Nazionale delle Infiorate e delle composizioni di Arti Effimere, che riunisce 74 Pro Loco.

“L’interesse, la curiosità e l’apprezzamento che visitatori e turisti da tutto il mondo ci manifestano durante l’Infiorata in Piazza San Pietro è sempre altissimo e ci ripaga dell’enorme sforzo organizzativo con associazioni e volontari arrivati quest’anno da 8 regioni d’Italia per valorizzare l’identità e le tradizioni dei singoli territori – ha commentato Antonino La Spina, presidente UNPLI – Arte e devozione, fantasia e grande amore per il proprio territorio sono gli ingredienti principali delle Infiorate, ma anche dell’impegno e della pazienza che donne e uomini dedicano alla tutela di questo patrimonio. Dalla cura dei dettagli, alla ricerca dei materiali, fino alle tecniche di realizzazione, il prezioso lavoro degli infioratori e delle Pro Loco permette di tramandare alle generazioni future l’identità e il valore di questa tradizione.”

“La tradizione dell’Infiorata è antichissima e nasce a Roma nel 1625 dal fiorista Benedetto Drei. – ha affermato il direttore della Pro Loco Roma Capitale Mauro Abbondanza – È stata poi ripresa da Gian Lorenzo Bernini, maestro delle feste barocche. Diffusa successivamente tra i Castelli Romani e altre località del Lazio è però scomparsa proprio a Roma. Questa antica tradizione è stata poi riscoperta e valorizzata dalla Pro Loco di Roma Capitale.”

UNA TECNICA TRA FIORI FRESCHI, TRUCIOLI E SABBIA

La tecnica tradizionale e sicuramente la più utilizzata è quella dei fiori freschi (eventualmente essiccati in maniera naturale al sole). Oltre alla raccolta dei fiori e alla separazione per colore la realizzazione dei quadri prevede il disegno su strada tracciato a terra con il gesso oppure disegnato su carta poi incollata al suolo. L’effetto bidimensionale e tridimensionale si ottiene solo grazie alle tecniche cromatiche e di stratificazione dei fiori e delle specie vegetali.

Anche i trucioli e la segatura naturale, poi colorata, sono tra i protagonisti delle Infiorate. Per realizzare i vari disegni con la segatura si inizia a “livellare” la strada con quella naturale a cui segue un secondo strato colorato per realizzare la cornice del quadro. In seguito, vengono posizionati gli stampi (un pannello di legno compensato intagliato) e vengono coperti gli spazi incisi: quando lo si alza rimane solo il disegno composto dalla segatura. Anche verdura, sale, sabbia colorata naturalmente e zucchero di scarto sono tra i protagonisti delle Infiorate, così come i fiori realizzati all’uncinetto. In alcuni casi le tecniche si “intrecciano” per la difficoltà di trovare in natura alcuni colori, soprattutto la gamma che dall’azzurro vira al blu.

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