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“22enne nordcoreano giustiziato per aver visto film e ascoltato musica della Corea del Sud”: il rapporto shock sui diritti umani del governo di Seul

La denuncia del ministero per l’Unificazione della Corea del Sud. Una legge di Pyongyang vieta anche di indossare abiti occidentali

Pubblicato:29-06-2024 12:20
Ultimo aggiornamento:29-06-2024 16:20
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ROMA – “In Corea del Nord un ragazzo di 22 anni è stato giustiziato per aver visto film e ascoltato musica film sudcoreani“. È quanto emerge dal rapporto sui diritti umani in Corea del Nord, pubblicato dal ministero per l’Unificazione della Corea del Sud. La condanna a morte sarebbe stata eseguita nel 2022, dopo che il giovane è stato ritenuto colpevole di aver ascoltato 70 canzoni e visto tre film prodotti in Corea del Sud, che poi avrebbe condiviso con sette persone.

LA LEGGE SULLA CULTURA DEI PAESI OSTILI

Secondo Will Media, la condanna a morte si basa su una legge approvata dal regime di Kim Jong Un nel 2020, che proibisce qualunque forma la diffusione di prodotti che contengono “l’ideologia e cultura reazionaria di Paesi ostili”, specialmente se proviene dalla Corea del Sud, le cui produzioni musicali e cinematografiche stanno diventando sempre più popolari in tutto il mondo.

Nel 2022 il governo nordcoreano ha introdotto inoltre il divieto di indossare indumenti “occidentali”, come jeans e gli abiti firmati.


Secondo un rapporto del 2021 dall’organizzazione sudcoreana Transitional Justice Working Group, in Corea del Nord erano almeno sette le persone giustiziate per aver guardato o diffuso prodotti culturali sudcoreani.

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