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“Nel tel di Patrizia c’è tutto, li hanno lasciati soli nel fiume”: le accuse della mamma

La mamma di Patrizia racconta delle foto trovate nel cellulare della figlia, che è ancora funzionante e le è stato consegnato dagli inquirenti. E torna a rammaricarsi: "Non li hanno salvati"

Pubblicato:28-06-2024 18:00
Ultimo aggiornamento:28-06-2024 18:00

natisone
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BOLOGNA – Nel telefono di Patrizia Cosmos “c’è tutto“. Foto e video che documentano gli ultimi istanti di vita dei tre ragazzi che il 31 maggio sono stati travolti e inghiottiti dalle acque del fiume a Premariacco, in provincia di Udine. La scorsa settimana, sul telefono della ragazza (ritrovato ai margini del fiume già la mattina dopo la tragedia e ancora funzionante) sono stati fatti accertamenti irripetibili da parte dei periti della Procura. E si è proceduto anche alla cosiddetta “copia forense“, ovvero la copiatura integrale di tutto il contenuto. Dopo questo accertamento, il cellulare è stato restituito alla famiglia di Patrizia e quindi la madre ha potuto guardare le foto e i video di quel giorno. “Si vedono le persone sul ponte, perchè non li hanno salvati?“, dice la mamma di Patrizia, Mihaela, che torna a ripetere nuovamente che qualcuno avrebbe dovuto intervenire per salvare i tre ragazzi. “Li hanno lasciati da soli nel fiume“.

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Fin dai primi giorni dopo la tragedia, era girata la notizia che alcune persone che si erano fermate a vedere la scena, dal ponte, avessero fatto commenti spiacevoli su Patrizia, Bianca e Christia, stigmatizzando il fatto che fossero andati nel fiume e considerandoli incoscienti o sprovveduti. “Nel telefono di mia figlia è documentato tutto fino all’ultimo minuto, anche il comportamento di chi guardava dal ponte. Vogliamo la verità, che si faccia chiarezza su quanto accaduto”, dice intervistata dal Gazzettino. La disperazione della mamma di Patrizia è comprensibile. Ma è difficile pensare che qualcuno, dal ponte, potesse tuffarsi per salvarli. Le acque erano agitatissime, la corrente fortissima. Nelle scorse settimane ha fatto il giro del web il video in cui si vede il disperato tentativo di un vigile del fuoco che, dalla riva, ha tentato di buttarsi per andarli a salvare. Senza riuscirci. La corrente era troppo forte ed è stato costretto a tornare indietro.


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Non è la prima volta che la mamma di Patrizia si interroga sul fatto che nessuno sia intervenuto per aiutare i tre ragazzi, stretti in un abbraccio nel tentativo di resistere alla forza dell’acqua con i piedi appoggiati su quell’isolotto che ormai era stato completamente sommerso dall’acqua. “Tutti facevano i video, nessuno li ha salvati“, aveva detto un paio di settimane fa. Alla mamma di Patrizia è stato chiesto un commento anche sull’idea della statua dei tre ragazzi abbracciati nel fiume, proposta che era stata avanzata dal sindaco di Premariacco Michele Sabata. Il fratello di Christian Molnar ha stroncato l’idea con grande amarezza: “La statua dell’abbraccio non ha senso, avrebbero dovuto salvarli”. La mamma di Patrizia, che era legatissima alla figlia, non è così tranchant. Dice che a lei l’idea non era dispiaciuta, ma forse “non era il momento giusto” per proporla. Quando il dolore per la morte dei tre giovani è ancora troppo forte. La cosa migliore, dice la donna, sarebbe stata “una statua del loro salvataggio”.

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