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Bloccati i valichi per il porto di Genova. La protesta: “Fermiamo il traffico di armi in Palestina”

Pubblicato:25-06-2024 11:40
Ultimo aggiornamento:25-06-2024 11:40

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GENOVA – “La guerra comincia da qui. Blocchiamo il porto“. E’ il grido che si alza questa mattina dalle banchine genovesi, nella giornata di mobilitazione contro il traffico di armi e la guerra in Palestina, organizzata, tra gli altri, dal Calp, il Collettivo autonomo dei lavoratori portuali, da Usb, dai collettivi studenteschi di Osa e Cambiare Rotta. Presidio e blocco dalle sei davanti al varco Albertazzi, a San Benigno. Poi, primo corteo verso varco Etiopia, anch’esso presidiato e bloccato, con la strada Guido Rossa che è stata chiusa al traffico in direzione Levante. Pesanti ripercussioni sul traffico cittadino e portuale, alla ripresa delle attività dopo il weekend di festa allungato ieri da San Giovanni, patrono della città. “La guerra comincia qui– spiegano gli organizzatori- fermiamo la logistica di guerra– Blocchiamo il porto. Solidarietà alla resistenza palestinese”.

Ai portuali fa eco l’organizzazione ‘Giovani Palestinesi’ che su Instagram scrive: “Da stamattina alle 06:00 i valichi per il porto di Genova sono stati bloccati! Sappiamo bene che la macchina della guerra parte dalla logistica che manda quei stessi armamenti, forniture e tecnologie complici del genocidio del nostro popolo! Blocchiamo la guerra e l’imperialismo!
Blocchiamo il genocidio!”.

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