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Sgomberato in mattinata senza incidenti ex Silos di Trieste

Fedriga: "Diverse amministrazioni non l'hanno risolto, oggi si risolve"; Conti (Pd): "E' una misura tampone per la visita del Papa"

Pubblicato:21-06-2024 18:11
Ultimo aggiornamento:21-06-2024 18:19

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TRIESTE – Si sono svolte “senza criticità” in prima mattinata le operazioni di sgombero dell’ex Silos di Trieste, struttura diroccata e fatiscente vicino alla stazione ferroviaria dove cercano riparo, in condizioni malsane, richiedenti asilo e migranti dalla rotta balcanica che non riescono a essere inclusi nel sistema di accoglienza.

Lo fa sapere il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, spiegando che “i richiedenti asilo verranno trasferiti nelle strutture del sistema nazionale di assistenza e accoglienza“. All’operazione hanno partecipato, sotto il coordinamento della Prefettura, aggiunge, Forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, Unhcr, Azienda sanitaria regionale, Protezione civile regionale, Caritas e Polizia locale.

LA REGIONE

“Mi sembra che sia una questione che si è andata a risolvere dopo tanti anni – commenta il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga -. Diverse amministrazioni di diverso colore politico che si sono succedute non l’hanno mai risolto, oggi si risolve con la messa in sicurezza del luogo, con il trasferimento delle persone che erano lì presenti in altre regioni, con l’individuazione di una nuova area che possa dare una garanzia di ordine all’interno del tessuto cittadino”.


Lo sgombero annunciato una decina di giorni fa dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha incontrato scetticismo da parte della rete delle associazioni e Onlus che si occupano di migranti in città, che evidenziano come non è pronto, né è iniziato l’adeguamento, l’Ostello Scout di Campo Sacro, sul Carso triestino, che dovrebbe diventare un centro di prima accoglienza. L’ordinanza di sgombero del sindaco ha inoltre disposto a Coop Alleanza 3.0, proprietaria dell’ex Silos, di sigillare la struttura per scongiurare nuovi bivacchi.

PD: OPERAZIONE TAMPONE PER VISITA DEL PAPA

A intervenire in serata anche la segretaria regionale Pd del Friuli Venezia Giulia, Caterina Conti, che si chiede “perché centinaia di persone sono state lasciate marcire per anni tra topi e immondizia? Perché solo oggi partono i trasferimenti, e verso dove? Ma chiediamo anche se ci sia, e quale sia, una strategia complessiva o se questa è la misura tampone per la visita del Papa“, che arriverà a Trieste il 7 luglio prossimo, per la 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia.

Secondo la dem, lo stesso sgombero di oggi del Silos, “è la prova che quello scandalo a cielo aperto è stato voluto e mantenuto per anni dalla destra esclusivamente per speculazione elettorale, dalle stesse autorità che oggi saranno pronte a darsi il ‘merito’ dello sgombero. Ricordiamo bene il sindaco che contestava le associazioni e che sei mesi fa dichiarava ‘non farò nulla’ mentre venivano calpestati i diritti umani. O l’inerzia assoluta della Regione di Fedriga e Roberti”, conclude Conti.


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