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Al top il mare di Puglia. Friuli, Sardegna e Toscana. Lo dice il rapporto Snpa che, a dirla tutta, promuove a pieni voti il 95,6% delle acque nei lidi italiani

Pubblicato:20-06-2024 16:29
Ultimo aggiornamento:20-06-2024 16:29
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RIMINI – Sul podio le coste di Puglia, Friuli Venezia Giulia e Sardegna, che sfiorano “l’eccellenza” al 100%. Ma l’alta qualità delle acque marine “made in Italy” è diffusa ampiamente su tutte le coste. Infatti l’attività di monitoraggio del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente ha aggiornato la classificazione dei tratti di costa adibiti alla balneazione, confermando anche nel 2024 l’eccellenza delle acque italiane.

OLTRE 5.000 CHILOMETRI DI COSTA PROMOSSI PER “QUALITÀ ECCELLENTE”

I risultati mostrano che 5.090 km di tratti marini (il 95,6% della costa monitorata) sono inseriti nella classe di qualità “eccellente”, la più alta prevista dal sistema di classificazione europeo. Se si aggiungono anche i tratti con classificazione “buona” (153 chilometri, pari al 2,9% del totale) si arriva al 98,5%. Inoltre, 32 km (0,6%) rientrano nella classe di qualità “sufficiente”, 44 km in qualità “scarsa” (0,8%).
I chilometri di costa in qualità “eccellente” raggiungono percentuali molto elevate in ogni regione, con punte superiori al 98% in Puglia (99,7%), Friuli Venezia Giulia (99%), Sardegna (98,4%) e Toscana (98,2%). Le differenze su valori prossimi o superiori al 90%, che in tutti gli ambiti regionali testimoniano la qualità ottima delle nostre acque di balneazione, sono attribuibili anche alle specifiche caratteristiche delle coste monitorate.

PERCHÈ NON SCEGLIERE LE ACQUE ‘DOLCI’? QUALITÀ SUPER ANCHE PER I LAGHI

Percentuali analoghe emergono per la qualità delle acque di balneazione di laghi e fiumi: sui 662 km su cui avviene il monitoraggio, 630 km sono bagnati da acque di qualità eccellente, pari al 95,2% del totale monitorato. 20 km sono in qualità buona (3,1%), 6 km in qualità sufficiente (0,9%), 1 km in qualità scarsa (0,2%).


lido di Arco ph/Gipso

(Lido di Arco, Lago di Garda Ph/Gipso)

Si tratta di dati ormai consolidati, che confermano quanto rilevato negli anni precedenti, frutto dell’attività di sorveglianza e controllo a cura delle Agenzie ambientali, che effettuano il monitoraggio in gran parte delle regioni. Nell’arco del 2023, il Snpa ha prelevato circa 26mila campioni di acqua di mare e oltre 2.300 campioni di acque di fiumi e laghi, per un totale di più di 28mila campionamenti. Sono due i parametri microbiologici in base ai quali viene valutata la balneabilità delle acque, le concentrazioni di Escherichia coli ed enterococchi intestinali. Complessivamente, sono 4.710 le aree su cui viene svolto il monitoraggio.

“ACQUE ITALIANE MIGLIORI DELLE MEDIA DEI PAESI UE”

A livello europeo le acque italiane risultano migliori della media dei Paesi Ue, sulla base dei dati elaborati dall’Agenzia europea dell’ambiente. La classificazione in vigore in questa stagione balneare si basa sulle campagne di monitoraggio svolte nei quattro anni precedenti ed è quella che viene comunicata anche all’Agenzia europea per l’ambiente. I prelievi poi proseguono per tutta l’attuale stagione balneare, avviati già da diverse settimane. Gli esiti vengono pubblicati sui siti delle singole Arpa e sul portale Acque del Ministero della Salute. In caso di superamenti dei limiti di legge, i risultati vengono trasmessi alle autorità locali per l’emanazione di divieti temporanei di balneazione.

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