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50 anni de ‘Il Giornale’, festa a Milano con Meloni e governo

Secondo Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, la decisione di Indro Montanelli nel 1974 di fondare "Il Giornale" è stata "un atto di grande coraggio e visione"

Pubblicato:19-06-2024 20:24
Ultimo aggiornamento:19-06-2024 20:24
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MILANO – Una cena di gala a Milano per celebrare il primo cinquantesimo anniversario de “Il Giornale”, fondato nel 1974 da Indro Montanelli, decano dei giornalisti italiani. Una testata storica, cresciuta fino a diventare un punto di riferimento nel panorama giornalistico italiano, e guidata oggi dal direttore editoriale Vittorio Feltri, dal direttore responsabile Alessandro Sallusti, con i vice direttori Nicola Porro, Osvaldo De Paolini, Francesco Maria Del Vigo, con gli editori Antonio e Giampaolo Angelucci.
La visione de “Il Giornale” si ispira a principi come la libertà di pensiero, la centralità dell’individuo quale motore del progresso e la tutela dell’iniziativa economica privata e dell’imprenditoria italiana. Un giornale che si è innovato per rispondere all’evoluzione dell’industria dei media e alle nuove esigenze dei lettori.

Secondo Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, la decisione di Indro Montanelli nel 1974 di fondare “Il Giornale” è stata “un atto di grande coraggio e visione”, e “in un’epoca in cui il panorama mediatico era dominato da voci allineate, Montanelli scelse di creare uno spazio per il pluralismo dell’informazione, offrendo ai lettori la possibilità di confrontare diverse prospettive e punti di vista”. Per la premier, la storia del quotidiano “è una testimonianza rara del valore del giornalismo libero e indipendente”, dunque “dobbiamo essere grati a tutti i direttori, giornalisti e editori che, in questi decenni, hanno contribuito a mantenere viva questa importante voce controcorrente, permettendo ai cittadini di accedere a un’informazione più completa e diversificata”, anche perché “questo tipo di impegno a favore del pluralismo e della libertà di stampa è fondamentale per una società democratica sana e vitale” ed “è un esempio che dovrebbe ispirare tutti coloro che credono nell’importanza di un giornalismo indipendente e responsabile”.

Come osserva il direttore responsabile Alessandro Sallusti, “sono passati 50 anni, ma i motivi che hanno spinto Indro Montanelli a fondare ‘Il Giornale’ sono ancora tutti attualissimi, quindi sì 50 anni ma siamo ancora giovani“. Proprio per questo “è giusto festeggiare, ma più che guardare indietro occorre guardare avanti, vedere quali sono le sfide che aspettano il mondo ed essere capaci di commentarle e criticarle”. Come osserva Sallusti “il mondo è cambiato radicalmente negli ultimi dieci anni e penso ci sarà ancora un’accelerazione velocissima, soprattutto con l’avvento dell’intelligenza artificiale ed è difficile immaginarsi cosa sarà di questo giornale tra 50 anni”. Tuttavia, “l’Ai mi preoccupa, non è stato accertato che sia intelligente, perché si abbevera nel pozzo infinito di Internet dove solo il 30 per cento delle informazioni è certificato, per cui il rischio di avere una Ai stupida o faziosa è molto alto”.


All’evento, tra gli altri, hanno preso parte il presidente del Senato Ignazio La Russa; il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il vicepresidente del Consiglio dei Ministri Matteo Salvini, il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, e, tra gli altri, Mike Pompeo, ex segretario Stati Uniti d’America, Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia.

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