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VIDEO | Il comandante della Marina Massimiliano Rossi ricorda Teseo Tesei: “Ha incarnato i valori a cui ci ispiriamo”

Il numero uno del Comsubin, intervistato dalla Dire, omaggia il militare e inventore che prestò servizio nei reparti d'assalto della Regia Marina

Pubblicato:19-06-2024 10:07
Ultimo aggiornamento:20-06-2024 16:09
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ROMA – “Una foto lo ritrae in cima all’albero di maestra di una delle navi scuola, in equilibrio su una gamba. Non era un uomo comune, Teseo Tesei emergeva per le sue doti morali, per la vivacità dello spirito: un intelletto vivissimo e una dedizione alla causa che era tenere alto il nome della Patria. Valori che si sono persi. Erano uomini d’altri tempi”. 

Il Comandante del Comsubin (Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei”)  Massimiliano Rossi, intervistato dalla Dire, ricorda Teseo Tesei, militare e inventore che prestò servizio durante la seconda guerra mondiale nei reparti d’assalto della Regia Marina, che fin dalla prima guerra mondiale diedero lustro alla Marina Militare con atti eroici. Una figura che, ancora oggi, ispira generazioni di giovanissimi che sognano di diventare palombari o incursori della Marina Militare.

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Alla Bocca del Serchio uomini di spessore elevato e fuori dal comune, ricorda l’Ammiraglio Rossi, avevano “redatto un codice di condotta che li guidava: c’era una fratellanza che l’ammiraglio Gino Birindelli descrive come ‘uno spirito del Serchio’, era un’atmosfera particolarissima.

IL ‘MAIALE’ E IL SACRIFICIO DI TESEI

Insieme con Teseo Tesei che era un ingegnere, un ufficiale del genio- ricorda- perfezionarono quest’arma: un siluro a lunga corsa (detto “maiale” per il rumore simile al grugnito di un maiale, appunto, che faceva quando era in galleggiamento) e dopo gli studi, dal 1918 al ’39 impararono ad andare sott’acqua. Perfezionarono l’oggetto e ci andarono a cavallo sopra. Da qui si arrivò all’azione di Malta in cui Tesei si sacrificò. Sapeva che poteva succedere e l’aveva messo nel conto in nome della Patria”.

Un coraggio estremo, tutto per sconfiggere i nemici. “Il raggruppamento subacquei ed incursori racchiude incursori e palombari. I palombari hanno una tradizione antica che nasce nel 1910. Sono loro a bonificare dagli ordigni o a prestare soccorso ai sommergibili o a fare anti sabotaggio subacqueo. Gli incursori affondano le radici proprio nella storia alla Bocca del Serchio, nel 1938. Sono questi i valori a cui ci ispiriamo”. Gli incursori, Forze Speciali della Marina militare, svolgono “ricognizioni strategiche in territori ostili, danno assistenza militare alle Forze Armate di altri Paesi, proteggono infrastrutture subacquee e sono presenti in team anti terrorismo che fanno capo al Viminale, come accaduto per il G7. Gli incursori della Marina- ad esempio- garantiscono assistenza militare all’Iraq e sono presenti nel Mar Rosso”.

PER ARRIVARE AL COMBUSIN

Il percorso per arrivare al Comsubin è estremamente selettivo: “Ma la qualità più importante è la dedizione, i fattori morali, è più la testa che il fisico, me lo lasci dire”, ricorda. Perchè il mondo sott’acqua, si sa, se sbagli qualcosa “non perdona”, conclude Rossi. 

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