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Djokovic dopo Musetti è andato a letto all’alba, Sinner sente profumo di numero 1

Il "late tennis" è diventato ormai una dannazione, per i tennisti. E scatta la polemica dei giocatori al Roland Garros: "Fa male alla salute"

Pubblicato:03-06-2024 11:45
Ultimo aggiornamento:03-06-2024 16:01

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ROMA – In questa strana partita di tennis aritmetica che Sinner e Djokovic giocano a distanza, col pc a ricalcolare chi stia davanti, oggi tocca al serbo. Andrà in campo contro Cerundolo per sopravvivere in testa alla classifica mondiale, con l’Italiano pronto a festeggiare da numero 1 del mondo in contumacia, qualora cadesse. Basta un inciampo. O molto più semplicemente la stanchezza. Perché Djokovic e Musetti sabato sono entrati in campo alle 22.30, e Djokovic ne è uscito vincitore dopo cinque set alle 3.07 del mattino, record per il Roland Garros.

Il “late tennis” è diventato ormai una dannazione, per i tennisti. E puntualmente scattano le polemiche. Prima fra tutte, quella dei giocatori. “Penso che sia davvero malsano“, ha detto Ons Jabeur. “Le 8.15 è davvero tardi per iniziare una partita di cinque set”. E Casper Ruud, che ha battuto Etcheverry all’una di notte l’ha detto direttamente in campo: “Amo il tennis e amo il Roland Garros. Ma non sono sicuro che mi piaccia giocare all’una di notte”.

Il fatto è che per i giocatori il lavoro non si ferma quando escono dal campo. “Ma in realtà, alle 3 del mattino, poi hai la stampa e poi devi fare la doccia, mangiare e poi molte volte i trattamenti, quindi probabilmente non si va a letto prima delle 5 del mattino, forse alle 6 e anche delle 7“, ha detto Coco Gauff. “Penso decisamente che non sia salutare”.


Con l’arrivo del tetto sul Court Philippe-Chatrier gli Open di Francia hanno iniziato a vendere i diritti di una partita al giorno in prima serata a Prime Video per una cifra considerevole. Le partite notturne sono pubblicizzate come il match principale di ogni giorno – e la Federazione francese di tennis ha ricevuto critiche significative per non aver programmato una sola partita femminile nella sessione notturna finora quest’anno – ma i giocatori fanno a gara per evitare di finire nello “slot del cimitero”. Rafael Nadal che Iga Swiatek hanno ripetutamente richiesto partite anticipate. Anche Carlos Alcaraz ha espresso categoricamente la sua disapprovazione per la sessione notturna.

Il freddo di Parigi, tra l’altro, rende i campi in terra battuta ancora più lenti, la palla si muove a malapena nell’aria fredda. Ed è un problema anche per il pubblico che paga e per i raccattapalle, che sono spesso minorenni. Solo quattro anni fa, al Roland Garros si fermavano non appena il sole tramontava. Non si poteva giocare con le luci. Ma non comandava la tv. Chissà se Djokovic avrà recuperato dall’after hour del weekend.

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