ROMA – C’è ancora domani’, il film di debutto alla regia di Paola Cortellesi, è da considerare senza alcun dubbio un successo cinematografico a tutti i livelli. La pellicola – presente da marzo anche su Netflix – ha spopolato nelle sale, ricevuto ben 19 candidature ai David di Donatello ed è stata ritrasmessa in 150 cinema in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne. Sono molti i temi che in ‘C’è ancora domani’ si intrecciano con la storia di Delia (Paola Cortellesi), la protagonista: il dopoguerra, la violenza di genere, i diritti delle donne, la partecipazione e l’idea di costruire un futuro migliore insieme.
Il film, infatti, racconta anche il primo voto su scala nazionale delle donne (il suffragio femminile) che avvenne proprio il 2 giugno 1946. “Spero che le nuove generazioni abbiano la voglia di porsi delle domande e dire ‘io sto lavorando per la mia emancipazione, per la mia libertà?’. – ha detto la regista Paola Cortellesi all’agenzia Dire, in occasione della presentazione del film – Mi piaceva che sapessero da dove arriviamo, dalle nostre nonne e bisnonne. Nilde Iotti diceva ‘i diritti non sono eterni bisogna sempre stare in guardia e combattere per difenderli’”.
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