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Napoli, sequestrata l’ex canonica della chiesa di San Biagio ai Taffettanari

La vicenda della canonica è stata protagonista di una inchiesta della trasmissione di Rai3 Report

Pubblicato:31-05-2024 20:11
Ultimo aggiornamento:31-05-2024 20:11

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NAPOLI – Sequestro preventivo a Napoli dell’ex canonica della Chiesa di San Biagio ai Taffettanari, di proprietà dell’omonima Opera Pia, oggi commissariata dal prefetto di Napoli e costituente bene di rilievo storico-architettonico. Ad avviare l’applicazione dei sigilli i carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli. Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Gruppo intersezionale per la tutela dei beni culturali.
Nel procedimento, come riporta una nota a firma del procuratore aggiunto della Repubblica Pierpaolo Filippelli, sono indagate sette persone tutte appartenenti al nucleo familiare Cortese – Macor che nel tempo hanno progressivamente invaso ed occupato, senza averne alcun titolo, gli immobili della Canonica, realizzando abusivamente diverse opere per aumentarne la superficie abitativa.
Si procede, è il dettaglio nella nota, per i reati di invasione di terreni e di edifici (art. 633 c.p.), opere edilizie abusive (art. 44 d.P.R. 380/2001) e deturpamento e destinazione ad usi incompatibili di beni culturali (art. 518-duodecies c.p.).

L’INCHIESTA DI REPORT

La vicenda della canonica collegata chiesa del Cinquecento, nel centro storico di Napoli, è stata protagonista di una inchiesta della trasmissione di Rai3 Report e di una interrogazione presentata alla Camera da Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra. In quell’occasione il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi aveva spiegato che i locali della canonica non erano più di proprietà della Curia arcivescovile di Napoli ma dell’Opera Pia, priva di amministratore. Al contempo il titolare del dicastero aveva anticipato che la Prefettura stava valutando “la praticabilità di ogni possibile percorso per ripristinare al più presto condizioni di legalità”.
A fine dicembre dello scorso anno il commissario per la provvisoria gestione del patrimonio della Fabbriceria Opera Pia chiesa di San Biagio ai Taffettanari, nominato dal prefetto di Napoli Michele di Bari, aveva firmato e inviato per la notifica le diffide al rilascio degli immobili della canonica.
L’iniziativa di oggi si inscrive nel più ampio piano di ricognizione del patrimonio storico-artistico e architettonico avviato dalla Procura della Repubblica di Napoli con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, della Curia di Napoli e dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Architettura.


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