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“Sciogliamo la Nato”: bufera sul tweet di Marco Tarquinio

Su X l'ex direttore del quotidiano Avvenire lancia una proposta che imbarazza il Pd e scatena gli avversari nella corsa alle Europee

Pubblicato:28-05-2024 23:05
Ultimo aggiornamento:03-06-2024 08:24

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ROMA – La frase è di quelle che fanno rumore. A maggior ragione se a pronunciarla, o meglio a twittarla, è un nome di spicco nella corsa alle elezioni Europee. Ancor di più se proviene da un candidato del PD, partito che non ha mai messo in discussione l’esistenza della NATO. Ci ha pensato Marco Tarquinio, ex direttore del quotidiano Avvenire. Parole che hanno agitato gli avversari e messo in imbarazzo i compagni di partito.

RENZI: PER COSTRUIRE LA PACE SERVONO NATO ED ESERCITO EUROPEO

“Il PD con Marco Tarquinio dice che per costruire la pace bisogna sciogliere la Nato, sconfessando l’Atlantismo degli ultimi 70 anni – commenta su X il leader di Italia Viva Matteo Renzi – . Noi invece diciamo che per costruire la pace servono la Nato, l’Esercito europeo, la difesa comune e una politica estera. Servono insomma gli Stati Uniti d’Europa, non questo PD #ScriviRenzi“.


BORGHI (IV): TARQUINIO CI RIPORTA AL 1949

“L’alfiere del nuovo corso del Pd, Marco Tarquinio, arriva all’inosabile: propone di sciogliere la NATO – aggiunge il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva – . Nel pieno di una guerra nel cuore dell’Europa, aperta dalla Russia, nel pieno degli attacchi cyber e di guerra ibrida contro tutti i paesi occidentali da parte di Stati autocratici, si pensa di abolire lo scudo che ci assicura sicurezza, pace e stabilità” “Vorrei ricordare a Tarquinio i fondamenti della Carta Atlantica: no a ingrandimenti territoriali a spese di altri; no a mutamenti territoriali che non rispettino voti liberamente espressi dai popoli interessati; diritto di tutti i popoli di scegliersi la forma di governo e restaurazione dei diritti sovrani e dell’autonomia di coloro che ne sono stati privati con la forza; accesso in condizioni di parità al commercio e alle materie prime del mondo; cooperazione economica fra tutti gli Stati per assicurare a tutti migliori condizioni di lavoro, progresso economico, sicurezza sociale; distruzione della tirannia nazista e garanzia di pace a tutti i popoli per vivere sicuri nei confini e liberi dalla paura e dal bisogno; libera circolazione nei mari e negli oceani; rinuncia all’impiego della forza. Questi valori- chiede Borghi- secondo lui non sono più attuali?”. “La guerra di aggressione lanciata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, la condizione di instabilità nel Mediterraneo allargato, pongono al contrario l’esigenza di un rafforzamento dell’azione di difesa e di tutela della Nato sul fianco sud. Altro che uscire. Pensavamo- conclude il capogruppo di Iv al Senato- che questa logica fosse propria delle dinamiche sovraniste e nazionaliste, che anche in queste ore riaffiorano, oltre che degli approcci gruppettari e tardosessantottini. Berlinguer ci era arrivato nel 1976, a dire che si sentiva più sicuro con la Nato piuttosto che col Patto di Varsavia. Tarquinio riporta la sinistra italiana al 1949. E buona notte alla sua cultura di governo…”.

CARFAGNA: TARQUINIO GRANDISSIMO ERRORE DEL PD E DI SCHLEIN

 “La candidatura di Marco Tarquinio si conferma un grandissimo errore del Pd e di Elly Schlein: ora abbiano il coraggio di prendere le distanze dalle sue parole sullo scioglimento della Nato – scrive su X Mara Carfagna, presidente di Azione – . Non possiamo portare in Europa persone che lavorano per il disarmo dell’Occidente e per l’abbandono dei popoli europei all’aggressione e alla prepotenza dei loro nemici. Dobbiamo fare l’esatto contrario: scegliere chi, come Azione, intende battersi per rafforzare l’Alleanza Atlantica attraverso una difesa comune europea e chi lavora per proteggere gli spazi di libertà e sicurezza che tre generazioni di italiani hanno conquistato con il loro sacrificio e con il loro sangue”.

PROVENZANO: “POSIZIONE DEL PD CHIARA, TARQUINIO CANDIDATO INDIPENDENTE”

“Com’è noto, Marco Tarquinio è un candidato indipendente, le posizioni sulla politica estera e di sicurezza del Pd le esprime il Pd – ha affermato Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Partito democratico – . E sono chiare e note. Le abbiamo ribadite nel programma per le Europee e, a chi vuole strumentalizzare, ricordo che la questione della Nato la sinistra italiana l’ha risolta con Berlinguer negli anni Settanta. Noi siamo per un’autonomia strategica europea, che si esprima all’interno delle alleanze internazionali e rafforzando le istituzioni multilaterali. Oggi, questo significa sostenere l’Ucraina, e lavorare per una pace giusta e non per un’escalation. Significa anche avere un protagonismo in Medio Oriente, per far cessare il fuoco, rispettare la legalità internazionale e preservare la soluzione dei due popoli, due Stati, con il riconoscimento dello Stato di Palestina”.

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