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Ucraina, cresce la tensione. Borrell: “Kiev deve potersi difendere”, il Cremlino replica: “Agire contro la frenesia militarista occidentale”

Le parole dell'Alto Rappresentante Ue agitano la politica. Salvini: "'Bombarolo', non parla a mio nome" per Conte siamo "Vicini alla Terza Guerra Mondiale"

Pubblicato:28-05-2024 14:14
Ultimo aggiornamento:28-05-2024 19:10
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di Vincenzo Giardina e Alessandra Fabbretti

ROMA – L’Ucraina, nel conflitto contro la Russia, si trova a fronteggiare “una situazione asimmetrica” e questo determina “un rischio di escalation, che si bilancia con il diritto alla difesa di Kiev”. Con queste parole l’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza europea, Josep Borrell, si è allineato alla proposta avanzata la scorsa settimana dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il quale ha proposto di fornire anche armi dell’Alleanza atlantica all’Ucraina anche per colpire obiettivi militari in Russia. Una proposta che ha diviso le cancellerie dei 27 Paesi europei e anche quelli della Nato, l’Italia in primis, con la premier Giorgia Meloni che ieri ha lanciato un invito a “maggior prudenza”, contestando “parole discutibili” giunte da alcuni leader, tra cui quelle del presidente francese Emmanuel Macron.
Borrell invece oggi ha sostenuto apertamente l’idea di far cadere il divieto di armi Nato a Kiev, convinto che non rappresenterebbe un coinvolgimento della Nato contro la Russia: “Secondo la legge della guerra non c’è contraddizione nel combattere contro chi mi combatte” ha aggiunto l’Alto rappresentante, ricordando che sussiste “la necessità degli ucraini di difendersi”. Borrell ha aggiunto: “Così è una situazione asimmetrica”, in quanto “Kiev subisce gli attacchi che provengono dal territorio russo”.
Le dichiarazioni sono state rese durante la conferenza stampa che ha preceduto il Consiglio Ue di Difesa, che si è aperto ieri. Durante l’incontro l’Ungheria ha posto il veto all’attuazione degli aiuti militari a Kiev – a cui, a marzo, aveva dato il via libera – e al 14° pacchetto di sanzioni contro la Russia.

CREMLINO: AGIRE CONTRO FRENESIA MILITARISTA OCCIDENTALE

“Comincia a prevalere la rabbiosa frenesia militarista degli occidentali; dobbiamo prendere misure, mantenere la posizione e continuare l’operazione militare speciale“: lo ha detto oggi Dmitrij Peskov, portavoce della presidenza russa, in riferimento al conflitto in Ucraina. Le sue dichiarazioni sono state rese al quotidiano moscovita Izvestija e rilanciate dall’agenzia di stampa Novosti. Peskov ha parlato dopo che sia il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sia l’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’Ue, Josep Borrell, sono intervenuti in merito alla possibilità di un utilizzo di armamenti consegnati dall’Alleanza atlantica a Kiev contro “obiettivi” che si trovino nel territorio della Russia.
Peskov ha aggiunto: “La situazione sta peggiorando”. “Operazione militare speciale” è la denominazione data a Mosca all’intervento armato cominciato in Ucraina nel febbraio 2022.


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UCRAINA. SALVINI: FARNETICANTI DICHIARAZIONI ‘BOMBAROLO’ BORRELL

Dal canto suo, il leader della Lega Salvini, ha commentato sui social le dichiarazioni di ‘Borrell’ definendolo un ‘bombarolo’ incosciente: “Trovo farneticanti e gravi le dichiarazioni di Borrell, socialista spagnolo e ‘ministro’ degli Esteri dell’Unione Europea. È un altro di quei ‘bombaroli’ (citazione di De André), che vorrebbe che le armi inviate all’Ucraina per difendersi fossero impiegate per attaccare il territorio russo, rischiando pericolose escalation. Non parla a mio nome, non parla a nome del popolo italiano. Chi soffia da incosciente sulla Terza Guerra Mondiale è pericoloso per sé e per gli altri”.

CONTE: BORRELL? VOGLIONO INVIARE TRUPPE, VICINI A TERZA GUERRA MONDIALE

Ad esprimere la sua preoccupazione è stato questa mattina anche Giuseppe Conte, che durante un punto stampa davanti a Palazzo Madama ha affermato: “Prendiamo atto delle dichiarazioni di Borrell in piena linea con quelle del segretario della Nato Stoltenberg che fanno eco anche a quelle di Macron. Vogliono inviare truppe, mancano i combattenti in Ucraina e vogliono che le armi della Nato siano utilizzati in territorio russo. Siamo sull’orlo della terza guerra mondiale. Ora si vota e non vogliono che si dica, un attimo dopo vedrete che lo diranno. Noi diciamo no e lo diciamo dall’inizio”.

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