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Un tortellino ‘iraniano’ a Bologna per il festival dell’inclusione

Tra gli appuntamenti del festival dell'inclusione a Bologna anche la cena gourmet con il tortellino ripieno in stile iraniano

Pubblicato:27-05-2024 18:14
Ultimo aggiornamento:27-05-2024 18:14

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BOLOGNA – La pasta fresca come metafora dell’accoglienza. E il tortellino con ripieno iraniano (pollo, noci, curcuma e melograno) come simbolo di integrazione. Anche la cucina, insieme al cinema, alla musica e all’arte, è uno dei “linguaggi inediti” scelti per ‘Roadmap to Inclusion’, la rassegna estiva organizzata a Bologna dalla cooperativa sociale Arca di Noè, che racconta le migrazioni e i progetti di inclusione sociale in città e nell’area metropolitana. Giunto alla seconda edizione, il festival si sviluppa in cinque appuntamenti, in gran parte negli spazi del Fuori Orsa al parco del Dlf. Il 18 giugno è in programma appunto la cena gourmet all’insegna dell’inclusione. A prepararla lo chef Marco Cavalli insieme a Mehdi Mirzaei, rifugiato iraniano arrivato a Bologna dalla Turchia un anno e mezzo fa grazie a un corridoio umanitario. Che di mestiere però non è un cuoco.

UNA RICETTA PER ABBATTERE LE BARRIERE

“Il tortellino è intoccabile- ammette Cavalli, oggi in conferenza stampa- ma noi siamo voluti uscire dalla comfort zone e abbattere le barriere“. Del resto, sostiene lo chef, “la pasta fresca è qualcosa che accoglie: il ragù o il ripieno”. Ogni tradizione sarà rispettata, assicura ancora Cavalli. Alla cena sarà presente una sfoglina per tirare la pasta e chi vuole potrà aiutare a chiudere i tortellini. Ma il ripieno sarà appunto iraniano: tra i tanti piatti fatti assaggiare da Mehdi allo chef, è stato scelto il Ghormeh Sabzi, un secondo tipico di una regione dell’Iran fatto con pollo, noci, curcuma e melograno, che di solito si accompagna al riso. Sarà trasformato appunto nel ripieno dei tortellini. Ci sarà poi il riso croccante persiano insieme al risotto italiano, e melanzane ‘bruciate’ sulla fiamma. I costo della cena è 40 euro.

IL PROGRAMMA DELLA RASSEGNA

Il festival ‘Roadmap to inclusion’ è stato presentato questa mattina alla stampa nei locali del Fuori Orsa in via delle Moline. La rassegna inizia giovedì prossimo, 30 maggio, con la proiezione di un corto realizzato da un gruppo di quattro rifugiati del programma Sai, che intreccia le storie di alcuni richiedenti asilo con altre storie italiane (ad esempio Ustica). A seguire il film ‘Ibi’ di Andrea Segre. Giovedì 13 giugno sarà la volta di un talk, con performance, sul fumetto ‘Ancore’ di Irene Caltabiano. Domenica 16 giugno, invece, una rappresentanza dei rifugiati sarà al Bike Pride di Bologna. Parteciperanno, in particolare, le donne che hanno preso parte al percorso per imparare (o reimparare) ad andare in bicicletta realizzato da Salvaiciclisti. Un laboratorio personalizzato che coinvolge otto donne, ognuna con un tutor dedicato. Detto della cena gourmet, la kermesse terminerà il 5 e 6 settembre con il Social Beer Festival, la festa dei birrifici sociali.


“STORIE CHE SPESSO RESTANO DIETRO LE QUINTE”

L’assessore al Welfare del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo, sottolinea l’importanza della rassegna organizzata da Arca di Noè, perchè “racconta storie che spesso restano dietro le quinte, dal momento che nel dibattito pubblico prevalgono i numeri”. Secondo Rizzo Nervo, il tema dell’inclusione a Bologna è affrontato “non nella logica del vitto e alloggio, col minimo dei servizi, ma nella logica dell’accoglienza e integrazione. Non è certo tutto oro quello che luccica, dobbiamo responsabilizzarci sugli esiti di questi percorsi. Ma queste esperienze sono più credibili e coerenti se all’interno di scelte fatte in questa direzione”.

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