Ex Blutec di Termini Imerese, il gruppo escluso ricorre al Tar

La storia infinita dello stabilimento palermitano

PALERMO – La vicenda dell’ex stabilimento Blutec di Termini Imerese sembra una storia infinita. Un ricorso per l’annullamento del provvedimento di assegnazione dell’area, che era stata aggiudicata al gruppo Pelligra Italia, è stato presentato al Tar del Lazio. Il ricorso porta la firma della cordata formata da Sciara Holding Ltd e Smart City group Scrl.

SINDACATI IN ALLARME

I sindacati sono in allarme. “È necessario che il governo nazionale e regionale convochino subito un confronto con le organizzazioni sindacali”, affermano Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia, ed Enzo Comella, coordinatore della Uilm Sicilia. Antonio Nobile, segretario generale Fim Cisl Palerno Trapani, si dice “preoccupato” perché “qualsiasi ritardo al piano può mettere in serio pericolo la sostenibilità economica dei lavoratori” e perché “il 4 novembre scade il secondo anno dell’amministrazione straordinaria e quindi della Cigs”. Il ricorso, secondo la Fiom e la Cgil, “rischia di produrre un danno oggettivo al territorio e ai lavoratori”.

PELLIGRA: “SIAMO FIDUCIOSI”

Il governo regionale, attraverso l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, ricorda che Sciara Holding Ltd e Smart City group Scrl hanno “perso l’appalto” e attende di conoscere le decisioni del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Pelligra, intanto, ostenta calma. “Abbiamo fiducia in una decisione e ci riserviamo tutte le azioni a difesa del nostro investimento – si legge in una nota del gruppo -. Siamo certi che questa azione non possa rallentare la rapida ripartenza del polo industriale siciliano e l’attrazione di investimenti internazionali”.