ROMA – Il “re di Hollywood” Harvey Weinstein, accusato di stupro e abusi sessuali, è stato incriminato da un grand jury di New York. lo riferiscono media americani. Il produttore, hanno riferito i suoi legali, ha preferito non testimoniare, dichiarando di non avere avuto il tempo sufficiente per prepararsi, visto che i dettagli inerenti le accuse sono emersi soltanto venerdì scorso, giorno in cui Weinstein si era consegnato alla polizia di New York venerdì scorso.
A incriminare definitivamente il ‘re di Hollywood” accusato da oltre 80 attrici e donne del mondo dello spettacolo di molestie, sarebbero state due denunce di violenza sessuale: una dall’attrice Lucia Evans, obbligata nel 2004 a praticare del sesso orale al magnate, e l’altra di una donna che ha preferito rimanere anonima. Già nel marzo scorso la polizia di New York aveva dichiarato di essere in possesso di ‘prove considerevoli‘ contro il produttore e di essere a un passo dal richiedere un mandato di arresto.
Weinstein venerdì scorso è stato quindi “arrestato per stupro, crimini sessuali ai danni di due diverse donne”. Il produttore più famoso d’America è stato però subito rilasciato dopo avere pagato una cauzione da 1 milione di dollari in contanti. A Weinstein è stato ritirato il passaporto e gli è stato consegnato un braccialetto elettronico che sarà costretto ad indossare.
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