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Spalletti: “Fagioli non è Paolo Rossi, la mia è una scelta tecnica”

Il ct: "Scamacca è cresciuto. Ha stazza e creatività… a volte è un po' pigro"

Pubblicato:31-05-2024 15:07
Ultimo aggiornamento:31-05-2024 20:21

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ROMA – “Fagioli è una scelta tecnica, poi per il resto sono due storie un po’ differenti rispetto a Paolo Rossi”. Luciano Spalletti inaugura le conferenze stampa da ritiro parlando di chi c’è e chi no, tra polemiche più o meno striscianti. Fagioli, per cominciare. Dritto dalla squalifica per le scommesse all’azzurro. “Fagioli ha quella qualità, quell’estro… – dice il ct – Gli manca la scocca, lo scontro fisico, ma l’ho convocato per avere a disposizione più cose che ti facciano gestire la partita, il tentativo di trovare più cose per avere la palla noi. Poi il campo valuterà se abbiamo fatto la scelta giusta o quella sbagliata, il ragazzo nell’ultima intervista rilasciata ha detto delle bellissime cose. Ho parlato con lui il giorno della finale di Coppa Italia a Roma, ho avuto fortuna che ci fosse la Juventus così da poterci parlare e mi ha fatto un’ottima impressione. Penso che meriti anche un po’ di comprensione, non ha scommesso sulle sue cose ma perché in preda a un momento di difficoltà e non ce la faceva a difendersi da questa tentazione. E’ stata puramente una scelta tecnica”.

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Spalletti conferma Donnarumma capitano. E poi parla di schemi: “Vorremmo innanzitutto impostare un gioco non rigido, ma abbastanza libero. Come piacerebbe un po’ a tutti. Più imprevedibilità c’è, più saremo una sorpresa per i nostri avversari. A quattro o a tre? Vorremmo saper far tutto. I sistemi di gioco non sono più così rigidi, ce lo insegnano proprio qui a Coverciano. Molte delle avversarie giocano 4231 o 433, allora difenderemo a quattro, ma potremmo costruire a tre. Regista? Siamo tutti un po’ costruttori e siamo tutti un po’ difensori”.


Scamacca? “Io voglio vedere sacrificio, i nostri valori; noi italiani siamo gente che lavora per costruire il lavoro, anche io parto da questi stessi concetti. E Scamacca per certi versi non mi era piaciuto, e infatti lo avevo lasciato fuori. Ne ho a disposizione tanti e, se qualcuno non dà più del massimo, diventa difficile. Ultimamente Scamacca ha fatto vedere una grande crescita, prestazioni, gol, continuità. Ha stazza e creatività… a volte è un po’ pigro. Serve che perda un po’ di pigrizia, magari l’ha persa…”

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