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Mario Serpillo confermato presidente Uci al XII Congresso Nazionale

Tra gli intervenuti, Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia

Pubblicato:30-05-2024 11:32
Ultimo aggiornamento:30-05-2024 11:33
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ROMA – Presso il Centro Congressi Roma Eventi, si è svolto il XII Congresso Nazionale dell’Unione Coltivatori Italiani (Uci), un appuntamento fondamentale che ha visto la partecipazione di figure di rilievo del settore agricolo, ambientale ed istituzionale.

Il Congresso si è svolto in un momento decisivo, alla vigilia delle elezioni europee che vedono l’agricoltura al centro del dibattito politico, il cui sviluppo dovrà essere un’importante priorità per il futuro Parlamento.

Green Deal e la strategia Farm to Fork sottolineano, infatti, la necessità di coinvolgere maggiormente gli agricoltori anche nella transizione ecologica.


Il presidente Mario Serpillo, confermato all’unanimità alla guida dell’Uci, ha dichiarato: “Vogliamo ridare centralità al settore agricolo, riconoscendo che non è un’attività economica come le altre. Fare agricoltura vuol dire restare sul territorio, confrontarsi con la mancanza di servizi, di connessioni stradali e digitali, di presidi istituzionali. Il nostro obiettivo è dare dignità al lavoro e ai ‘luoghi’ dell’agricoltura, promuovendo progetti concreti guidati da una visione condivisa”.

Tra gli intervenuti, Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, ha sottolineato: “Oggi la logica che guida il sistema alimentare (produzione, distribuzione e consumo) non può che essere ‘bio’: cioè imperniata sulla vita.

Non si tratta di un sacrificio, ma dell’opportunità di scelte importanti che tendano verso l’orizzonte di un progresso armonico che invece di separare tenga insieme: dati tecnici e saperi tradizionali, visione globale e valorizzazione delle diversità territoriali, lucida analisi e intelligenza affettiva, ricerca scientifica e bellezza.

Rimettere al centro il bene comune, in luogo di interessi privati e specifici, tendere con determinazione all’obiettivo della pace, per la vita in tutte le sue forme: sotto quest’auspicio avviamo una collaborazione con UCI che ci vedrà lavorare insieme ad un percorso culturale, diffuso e inclusivo”.

“L’agricoltura europea, e quella italiana in modo particolare- afferma il presidente Mario Serpillo- affrontano la sfida della sostenibilità ambientale e sociale. La carenza di giovani agricoltori, soprattutto sotto i 35 anni, è un problema critico che rischia di compromettere la competitività del settore. Le politiche future dovranno facilitare l’accesso alla terra e al credito, migliorare le infrastrutture rurali e supportare l’innovazione. Le aree rurali e marginali del Paese, spesso considerate periferiche- prosegue- dovranno essere al centro di un nuovo progetto nazionale e diventare fortemente attrattive per l’imprenditoria giovanile e per il turismo di qualità, attraverso cui valorizzare le eccellenze eno – gastronomiche ed il patrimonio culturale di quei territori”.

Argomenti intorno ai quali, essendoci una piena condivisione con la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, l’Uci intende sviluppare una proficua collaborazione e portare avanti, in Italia ed in Europa, l’impegno comune alle due associazioni per salvaguardare l’agricoltura, il territorio e la sostenibilità ambientale.

Nel corso del XII Congresso, dunque, è stato lanciato un messaggio chiaro: la transizione ecologica dell’agricoltura non può avvenire senza il coinvolgimento attivo degli agricoltori.
Solo un’agricoltura moderna e sostenibile può rispondere alle sfide attuali e future, garantendo qualità e competitività, e valorizzando al contempo il patrimonio territoriale e culturale del nostro Paese.

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