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Gli Stati Uniti hanno restituito all’Italia 600 opere d’arte trafugate. Un “bottino” da 60 milioni di euro

Pezzi unici, trafugati negli anni e rivenduti a gallerie e musei. L'ambasciatore americano: "Ora occhio all'Ucraina"

Pubblicato:29-05-2024 15:24
Ultimo aggiornamento:30-05-2024 10:48

Opere d'arte
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ROMA – Statue di bronzo, monete d’oro, mosaici e manoscritti. Circa seicento pezzi unici, antichità saccheggiate e poi rivendute, sono infine tornate a casa. Gli Stati Uniti hanno riconsegnato all’Italia un patrimonio artistico trafugato del valore di 60 milioni di euro. Opere sottratte, vendute a mercanti che spesso falsificavano o alteravano i documenti di provenienza per rivendere il bottino ad alto livello. Acquirenti finali: case d’asta e musei.

Alla cerimonia di riconsegna hanno partecipato l’ambasciatore americano Jack Markell, Matthew Bogdanos, capo dell’unità per il traffico di antichità della procura distrettuale di New York, e membri del dipartimento investigativo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, insieme ai vertici del ministero della Cultura italiano e dei Carabinieri.

Markell ha affermato che Washington DC si è impegnata a restituire il bottino rubato “al luogo a cui appartiene” in segno di rispetto per l’Italia e il suo patrimonio culturale e artistico. Ha anche aggiunto che gli Stati Uniti ora tengono d’occhio l’ultimo obiettivo dei trafficanti d’arte: l’Ucraina.


Tra i reperti più preziosi una moneta d’argento di Naxos del IV secolo raffigurante il dio del vino Dionisio, saccheggiata da un sito di scavo illecito in Sicilia prima del 2013 e contrabbandata nel Regno Unito. La moneta, messa in vendita per 500.000 dollari, è stata trovata a New York l’anno scorso. I manufatti, che vanno dal IX secolo a.C. al II secolo, includono anche una figura in bronzo a grandezza naturale, varie teste in bronzo e vasi etruschi. Altri oggetti, tra cui dipinti ad olio del XVI e XIX secolo, sono stati rubati da musei italiani, istituzioni religiose e case private. Altri oggetti sono stati restituiti dal Metropolitan Museum of Art di New York e da alcuni noti filantropi.

Tra le opere riconsegnate non c’è però la statua in bronzo dell’antica Grecia “Gioventù Vittoriosa”, oggetto di una battaglia giudiziaria decennale tra l’Italia e il Getty Museum di Malibu, in California. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha sostenuto ultimamente il diritto dell’Italia di sequestrarla, riaffermando che era stata illegalmente sottratta al nostro Paese.

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