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La nicotina da “ciucciare” è la droga dei calciatori: uno su 5 si fa di “snus”

Lo studio commissionato dall'Assocalciatori inglese: lo prendono tutti, è ovunque. Per non mangiare o per rilassarsi. E fa male

Pubblicato:29-05-2024 11:10
Ultimo aggiornamento:30-05-2024 23:55

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ROMA – Circa un giocatore professionista su cinque, maschio e femmina che sia, “ciuccia” snus, la nicotina umida o in polvere venduta in buste che si assume per via orale. Non si fuma. E’ una vera e propria droga, più o meno legale, di settore. Lo certificano adesso anche i numeri di uno studio dell’Università di Loughborough, commissionato dalla Professional Footballers’ Association inglese.

Il rapporto afferma che le cifre reali sull’utilizzo saranno probabilmente più elevate. In ogni caso dei 628 giocatori maschi intervistati, nei club di Premier League o EFL, il 18% ha dichiarato di usarlo, mentre il 22% delle 51 giocatrici della Super League femminile che hanno risposto ha dichiarato di esserne normali utilizzatrici.

Perché? Dicono che li “sveglia”, ma il 41% dei giocatori maschi afferma di usarlo anche per rilassarsi, più comunemente dopo allenamenti o partite. La cifra sale al 64% tra le giocatrici. Ma lo usano anche soppressore dell’appetito, secondo il rapporto.


Ci sono ovviamente potenziali impatti fisici negativi, l’uso dello snus è associato ad un aumento del rischio di cancro all’esofago e al pancreas rispetto ai non fumatori e ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Esistono prove evidenti di un’associazione tra l’uso dello snus e le lesioni della bocca.

Lo snus contiene tabacco e non è legalmente disponibile per l’acquisto nel Regno Unito, ma i sacchetti di nicotina senza tabacco – che sono poi quelli più comunemente usati tra i giocatori – sono legali. Le bustine solitamente vengono posizionate tra il labbro superiore e le gengive.

Un membro dello staff di un club ha detto di aver incontrato un giocatore la cui carriera è trascorsa principalmente in Premier League e Championship che si è descritto come un “utente pesante” e che confessava che è quasi impossibile smettere. “È proprio ovunque. Tutti gli altri giocatori lo prendono. È semplicemente troppo facile”.

I club lo hanno vietato, anche perché c’è un rischio di un risultato antidoping positivo se i prodotti acquistati online o tramite i social sono contaminati. Ma il divieto non ha sortito, evidentemente, effetto.

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