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Gruppo Moby: “Grande stupore per lo stato di agitazione dei lavoratori Toremar”

La compagnia di navigazione risponde all'annuncio delle organizzazioni sindacali: "La gara Toscana avrà effetti disastrosi"

Pubblicato:28-06-2024 17:55
Ultimo aggiornamento:28-06-2024 17:57

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FIRENZE – Amarezza da parte di Toremar e del gruppo Moby per lo stato d’agitazione proclamato dai sindacati. L’azienda ricorda di aver stigmatizzato già da tempo le procedure di gara della Regione per i servizi di traghetti fra la Toscana continentale e le isole dell’arcipelago. “Da oltre un anno affermiamo che due procedure che prevedano una gara su tutte le linee, esclusa la Piombino-Portoferraio, con quest’ultima in regime di obblighi di servizio pubblico, avrebbe sortito degli esiti disastrosi sull’occupazione e sulla qualità e frequenza – precisa la nota- un regime di obblighi di servizio sulla Piombino-Portoferraio non potrà più garantire e sostenere una turnistica di lavoro di 15 giorni a bordo e 15 a terra, com’è attualmente. Un contratto integrativo di secondo livello che Moby, acquisendo Toremar 13 anni fa, ha conservato e migliorato, un contratto unico per qualità, basti considerare a tal proposito quelli delle altre compagnie regionali”. Su tutte le altre linee che sono al centro del bando, precisa Moby, “è palesemente chiaro che l’appetibilità delle tratte va completamente a scomparire e non consente alcuna prospettiva economica di un piano industriale e quindi di un futuro. Un mese fa Toremar ha pubblicamente dichiarato che non avrebbe partecipato alla gara per queste linee e lo stesso ha fatto comunicandolo ufficialmente all’assessore regionale ai Trasporti nell’ultimo incontro datato 18 giugno. Da qui la messa in vendita delle navi anch’essa comunicata alla Regione e successivamente alle organizzazioni sindacali nell’ultimo incontro del 20 giugno, quindi nessuna sorpresa”. La nota si conclude con un messaggio ai sindacati: “Apprezziamo che dopo oltre un anno, finalmente anche le organizzazioni sindacali si siano attivate in difesa della compagnia e dei suoi lavoratori”. 

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