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“Viaggiare”: si può fare con il corpo e, come insegna Battisti, anche con la musica

La parola di questa settimana ha a che fare con l'estate, con i viaggi, con i sogni...e con le canzoni

Pubblicato:28-06-2024 17:36
Ultimo aggiornamento:28-06-2024 18:47
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ROMA – “Sì, viaggiare. Dolcemente viaggiare”. Lucio Battisti, per le musiche, e Mogol, per i testi, nel 1977 lanciarono sul mercato musicale l’ennesimo successo, il singolo ‘Amarsi un po’ / Sì, viaggiare’. “I testi di Mogol hanno avuto un’importanza decisiva nel successo delle mie canzoni – spiegava Battisti -. Mogol li scrive sempre dopo, quando c’è già la parte musicale. Mi fa suonare il pezzo nuovo alla chitarra, lo ascolta un paio di volte e comincia a buttar giù idee. Non mi dice niente. Dopo qualche giorno mi fa ripetere la canzone, dieci, venti volte”. La musica è il viatico per il viaggio, che sia quello fisico che ti porta a camminare chilometri e chilometri, che sia quello che non coinvolge nemmeno un muscolo.

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