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Europee, a Bologna il voto simbolico e ‘fai da te’ dei migranti con schede fac-simile

I risultati delle europee fai-da-te saranno resi noti dopo lo scrutinio delle 'vere' elezioni per mandare un messaggio alla politica

Pubblicato:28-05-2024 17:11
Ultimo aggiornamento:28-05-2024 17:11
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europee migranti
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BOLOGNA – Con una settimana di anticipo rispetto al voto “ufficiale”, seggi aperti a Bologna per gli italiani senza cittadinanza, gli stranieri extra Ue esclusi da ogni consultazione elettorale. Quest’anno per la prima volta attraverso una iniziativa della rete “Dalla parte giusta della storia” le comunità straniere hanno organizzato sei seggi in vari luoghi della città dove permettere ai residenti senza diritto di voto di esprimere il proprio voto per le europee, utilizzando un fac simile della vera scheda elettorale che italiani e comunitari utilizzeranno l’8 e 9 giugno. Si potrà votare sabato 1 dalle 15 alle 19 al Katia Bertasi (Navile), al centro Zonarelli (San Donato-San Vitale), ai giardini Fava (Porto-Saragozza) e alla onlus Hayat (Borgo Reno) e domenica negli stessi orari alla polisportiva Pontevecchio (Savena) e al centro Astalli (Santo Stefano). A questi si aggiunge un seggio itinerante in cargo bike che sarà sabato mattina prima alla Lunetta Gamberini poi ai giardini Margherita.
Ai banchetti anche chi ha già la cittadinanza italiana potrà inoltre esprimersi su due “referendum”, sulla cittadinanza per chi è nato in Italia (Ius soli) e sul diritto di voto alle amministrative per i residenti extra Ue. La raccolta delle adesioni andrà avanti anche online.

Speriamo che l’Italia cambi e ci ascolti, perchè siamo stanchi”, dice Utibe Aniedi Joseph presentando la consultazione oggi a Palazzo D’Accursio insieme ad altri attivisti. Quattro di loro si sono offerti anche come candidati sui manifesti per far conoscere l’inziativa incoraggiare la partecipazione. “Abbiamo studiato e lavoriamo qua, vogliamo partecipare a questo atto di democrazia“, dice Jherson Gutierres. L’1-2 giugno, assicura, “faremo vedere quanto siamo interessati a rappresentare le nostre comunità”. I seggi saranno una “festa della democrazia”, spiegano ancora gli organizzatori: ci saranno anche balli e piatti tipici, a cura delle diverse comunità. I risultati delle europee fai-da-te saranno resi noti dopo lo scrutinio delle ‘vere’ elezioni per mandare un messaggio alla politica. “Solo i comunitari votano per le europee e le amministrative. Ma la maggior parte dei cittadini stranieri è non comunitaria: stiamo facendo una discriminazione, un trattamento differenziato”, sottolinea Michelle Rivera, che oggi lavora allo sportello anti-discriminazione del Comune di Bologna.
L’idea, ricorda il consigliere comunale della lista Lepore Siid Negash, nasce “da un ordine del giorno del nostro Comune in cui si chiedeva anche di sperimentare il voto simbolico per i migranti. Un modo per spingere la politica per cambiare le norme ma al tempo stesso un ‘allenamento’ del vero voto per quando queste persone avranno la cittadianza e un modo per fare capire a chi ha la tessera elettorale in tasca ma si astiene che ci sono persone che vorrebbero votare ma non ne hanno la possibilità”.


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