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Quando Flaminia Pace scriveva a Mattarella “sono fermamente contraria ad ogni tipo di dittatura” (e poi in privato: “Duce, Duce, Duce”)

"La famiglia di mio padre è di religione ebraica. Porto l'eredità di zio Alberto Mieli, delle sue lacrime quando raccontava i campi di sterminio"

Pubblicato:27-06-2024 16:01
Ultimo aggiornamento:28-06-2024 18:59
Autore:

Pace Mattarella
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ROMA – “Sono fermamente contraria a ogni tipo di dittatura, e a rigor di logica, non avrei MAI aderito a un partito che potesse abbracciare un’ideologia che riprenda e rimpianga, anche vagamente, il triste ventennio che ha caratterizzato la nostra Storia”. Mai. Tutto in maiuscolo, a rafforzare un concetto che stava mettendo per iscritto, in una lettera al Presidente della Repubblica Mattarella. Così Flaminia Pace, la tesserata di Forza Italia dimessasi “per motivi personali” da Gioventù Nazionale all’indomani della pubblicazione della seconda parte dell’inchiesta di Fanpage, si rivolgeva al Capo dello Stato mentre altrove chattava ogni possibile insulto antisemita e razzista. Le due facce, quella pubblica e quella nera, di Pace: messe l’una di fianco, sui social. Da una parte “Sono fermamente contraria ad ogni tipo di dittatura”; dall’altra “io sono fascista. Duce, Duce, Duce”.

Pace spiegava a Mattarella che non potrebbe MAI essere fascista perché la sua famiglia è in parte ebraica, ricordando i dolorosi racconti dolorosi dello “zio” Alberto Mieli, sopravvissuto ai campi nazisti: “Ho visto le lacrime che scendevano dai suoi occhi – scrive – ogni volta che raccontava a migliaia di ragazzi ciò che ha vissuto da giovanissimo”. “Quell’eredità la porterò sempre con me”.

Nel frattempo però inneggiava al Duce e sfotteva lo stesso “zio” Mieli: “Posso convivere con mio zio che mette le foto ‘viva l’Italia antifascista’?”. No, evidentemente no. “A dimostrazione – scriveva a Mattarella – che chi è di destra non è fascista, la famiglia di mio papà è di religione ebraica”, per poi dire che “la cosa più bella è stata ieri a prendersi per il culo sulle svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa in solidarietà a Ester Mieli…“.


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