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Gli inglesi “ripudiano” Bellingham. Non ha un trisavolo italiano? Non lo possiamo naturalizzare?

Per il Guardian e il Telegraph Southgate deve scegliere: o lui o Foden. Spalletti farebbe carte false per averlo in Nazionale

Pubblicato:27-06-2024 12:27
Ultimo aggiornamento:27-06-2024 20:40

Bellingham
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ROMA – Il povero Southgate aveva lasciato a casa Grealish. Era di troppo. Sperava di aver sgrezzato la sua rosa brillante di troppe paillettes. E invece, passato a malapena un girone di stenti, adesso il ct dell’Inghilterra si trova al centro d’una bufera mediatica che in Italia possiamo processare con un certo stupore. La stampa inglese – Guardian e Telegraph, con identica voce – evoca l’epurazione di Jude Bellingham. E’ di troppo pure lui, dicono. Meglio Foden.

In Italia una diatriba del genere, con questo livello di talento sprecato, non la ricordiamo dai tempi di Valcareggi e di Rivera e Mazzola. Nel mentre a Spalletti imputiamo il “patto del 3-5-2” o la staffetta Scamacca-Retegui senza pudore, in Inghilterra hanno evidentemente ben altri grattacapi.

Jacob Steinberg sul Guardian scrive che “Southgate non riesce a far funzionare le cose. Phil Foden e Jude Bellingham occupano lo stesso spazio e Saka sta esaurendo le energie sulla destra. Questa potrebbe essere la chiamata più importante del regno di Southgate: ha la stoffa per guardare oltre la reputazione quando si tratta di Foden, Bellingham e Saka?”


“L’arrivo di Cole Palmer, che ha giocato con spavalderia dopo essere entrato contro la Slovenia, è necessario per Saka. L’Inghilterra ha bisogno di velocità sulle fasce. La decisione giusta sarebbe quella di spostare Foden dentro e far fuori Bellingham”.

Parliamo di quel Bellingham. La superstar che ha trascinato il Real Madrid di Ancelotti. “Ma a Madrid Ancelotti ha utilizzato Bellingham come falso 9 – ribatte il Guardian – Ha la disciplina per il centrocampo in questo momento? Il potenziale per dare il controllo all’Inghilterra? Il motore? Non contro la Danimarca. Bellingham è stato pesante e petulante a Francoforte. Il suo pressing era inesistente. Ha rallentato l’Inghilterra aggrappandosi alla palla. Quasi come se Bellingham pensasse di dover essere Diego Maradona a Messico ’86”.

“Forse c’è da aspettarselo. Nonostante la sua maturità, Bellingham ha solo 20 anni. Fa parte del gruppo dirigente dell’Inghilterra, ma sta ancora imparando. Sta arrivando un punto critico?”. “E’ chiaro che Bellingham e Foden non vanno d’accordo se non c’è Shaw a fornire l’ampiezza da terzino sinistro. Qualcosa deve cambiare. Nel calcio internazionale spesso l’obiettivo è trovare giocatori che ricoprano ruoli specifici. Bellingham è il futuro dell’Inghilterra, ma Southgate ha bisogno di una squadra per il presente”.

Stessa analisi per Sam Wallace sul Telegraph. Foden e Bellingham si pestano i piedi. “Uno di loro – scrive – deve assumere il ruolo del numero 10 e l’altro deve guardarlo mentre lo fa. Foden merita di partire titolare negli ottavi di finale. L’Inghilterra deve giocare con ali che siano ali. Non è necessario provare rancore nei confronti di Bellingham, ma questo è un torneo e nessun torneo è un giudizio su un’intera carriera. Non c’è tempo per aspettare e vedere. Si può solo scegliere la squadra che lavora in questo momento oppure tornare a casa”.

Ormai è tardi, sabato c’è già Italia-Svizzera… ma non è che Bellingham ha un trisavolo italiano di cui non sappiamo? Non è che possiamo naturalizzarlo? Spalletti a occhio andrebbe a prenderlo in Spagna a piedi.

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