ROMA – “Il nostro Paese è più forte del nuovo Coronavirus“. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, oggi a Roma in occasione di una conferenza stampa sul Coronavirus organizzata nella sede dell’Associazione Stampa Estera. A partecipare anche il ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, la direttrice generale dell’Istituto per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, Marta Branca, e il direttore scientifico dell’Istituto, Giuseppe Ippolito.
“Guardiamo con particolare orgoglio al nostro servizio sanitario– ha proseguito- e la bella notizia arrivata dallo Spallanzani, con la guarigione dei due degenti cinesi e del ragazzo italiano che siamo andati a prendere a Wuhan, danno il segnale che le istituzioni ci sono”. Le condizioni di partenza della coppia di nazionalità cinese, ha ricordato Speranza, “non erano facili, ma è stato fatto un lavoro importante”.
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“Abbiamo scelto la strada trasparenza: l’Italia è il Paese che sta facendo il maggior numero di controlli e abbiamo tracciato tutti i positivi”, ha detto ancora Speranza. “Continueremo a lavorare su questo- ha proseguito- sul rigore e sulla trasparenza”.
Quanto ai contagi, spiega il ministro, “l’Istituto superiore di sanità sta verificando la connessione tra i due focolai di Coronavirus in Italia, quelli di Lombardia e Veneto”. “Lo studio è ancora in corso- ha proseguito Speranza- e siamo sul piano delle possibilità. Ma si sta valutando l’ipotesi di un contatto tra i due focolai”.
Il ministro ha poi ricordato che l’Italia ha creduto “fin da subito alla cooperazione, chiedendo per prima un incontro con i ministri europei della Salute, che si è svolto lo scorso 13 febbraio a Bruxelles. È chiaro che ci sarà bisogno di un’ulteriore incontro con i ministri, perché nessun Paese può affrontare da solo l’emergenza”, ha concluso.
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“Nessuno vuole minimizzare, ma è importante specificare. I focolai sono solo due, nel Lodigiano e in un comune veneto. In Veneto parliamo dello 0,2% del territorio regionale e 0,1% di quello nazionale. In Lombardia parliamo dello 0,5% del territorio regionale, e 0,4% di quello nazionale. In tutto sono coinvolte 40-50mila persone su 60milioni di italiani“, dice Di Maio. Che aggiunge: “Può darsi che in futuro si scopra che i focolai in realtà non sono due, ma è lo stesso”.
“In questo momento è essenziale aiutarci a diffondere i numeri reali che interessano l’Italia, questa situazione riguarda lo 0,089% dei comuni italiani”, dice ancora Di Maio. Che ai media italiani dice: “Dico ai media di tutto il mondo di attenersi ai bollettini ufficiali della protezione civile, altrimenti si danneggiano i flussi turistici e i brand italiani”.
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“Nei prossimi giorni informeremo i paesi stranieri, ogni giorno, con bollettini in tutte le ambasciate nel mondo. Condanniamo le speculazioni economiche, qualche sciacallo lo sta facendo su mascherine e gel disinfettanti. Queste persone saranno colpite”, aggiunge Di Maio.
“Nel decreto che stiamo per approvare, e che dovrebbe andare nel prossimo Cdm entro questa settimana, stiamo per introdurre misure per calmierare alcuni atteggiamenti o abusi rispetto all’esigenza di mascherine e gel disinfettanti. Vogliamo agevolare l’acquisto ove serva, non sempre c’è esigenza di acquisto”, dice ancora Di Maio.
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