ROMA – Lo sviluppo di media transnazionali e paneuropei, il dibattito sulla scelta dei candidati alla guida della Commissione e più in generale il confronto sulle istituzioni Ue favorito magari dall’uso di una lingua comune: sono elementi, questi, fondamentali per la definizione e la crescita di un’opinione pubblica europea.
Valentina Parasecolo, coordinatrice dell’ufficio stampa del Parlamento Ue in Italia, ne parla presentando i temi di un corso di formazione rivolto a giovani giornalisti, content creator e operatori dell’informazione in programma nella redazione dell’agenzia Dire a Bologna da giovedì 30 novembre a sabato 2 dicembre.
“È difficile rispondere alla domanda se esista o meno un’opinione pubblica europea” dice Parasecolo. “Gli elementi che la generano sono di vario tipo, a cominciare dalla presenza di media transnazionali e paneuropei, che non siano dunque ad esempio solo italiani o solo francesi, e che in questi anni sono in fase di costruzione”. Secondo la coordinatrice, “un altro fattore sono attori, soggetti, strumenti e istituzioni europee, come indica il dibattito sullo ‘spitzenkandidat’, che riguarda il processo di elezione e nomina del presidente o della presidente della Commissione”. Questo meccanismo, evidenzia Parasecolo, “può generare un dibattito europeo“, proprio come possono farlo le “liste transnazionali”.
Aspetti, tutti, che riguardano la democrazia europea. “Ci sono poi gli aspetti culturali”, sottolinea Parasecolo, “come l’utilizzo di una lingua comune, con scambi e interazioni che coinvolgano i cittadini di tutti gli Stati membri e favoriscano l’emergere di un’opinione pubblica europea”.
Nella redazione bolognese, in via Calzolerie 2, a guidare il confronto con lezioni, dialoghi, laboratori e prove pratiche saranno docenti ed esperti di diritto, politica e comunicazione dell’Ue. I temi, al centro di tre giornate di corso, di otto ore ciascuna vanno dalle istituzioni europee ai valori democratici, dal ruolo del Parlamento Ue al lavoro delle redazioni sull’attualità comunitaria, dai rischi di manipolazione delle notizie alle sfide del fact-checking, decisive oggi e nel prossimo futuro, con le elezioni europee del 2024 alle porte.
Il corso è realizzato nell’ambito di un contratto con il Parlamento europeo e le opinioni espresse non rappresentano la posizione ufficiale dell’autorità aggiudicatrice. Per le richieste di informazioni può essere utilizzato l’indirizzo e-mail formazionegiornalistiue@agenziadire.com. Per le candidature, in vista della selezione di un numero massimo di 20 partecipanti, è predisposto un form online che consente la condivisione di curriculum vitae e motivazioni.
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