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“Ilaria Salis paga l’affitto”, in Consiglio regionale Lombardia passa mozione per pignorarle stipendio

L'opposizione accusa il centrodestra di dossieraggio, ma intanto in Consiglio regionale lombardo passa con 45 voti a favore una mozione per venire a capo degli affitti arretrati di Ilaria Salis (per un immobile occupato), alla peggio anche pignorandole lo stipendio da europarlamentare

Pubblicato:26-06-2024 15:49
Ultimo aggiornamento:26-06-2024 16:41
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cartelli ilaria salis
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di Nicola Mente e Marco Sacchetti

MILANO – Prima la mozione per insistere a farle pagare gli affitti arretrati dovuti a passate occupazioni di immobili, poi i cartelli “Salis paga l’affitto”. Mattinata movimentata oggi al Consiglio regionale della Lombardia, dove con 45 voti a favore è stata approvata una mozione (presentata da Marcello Ventura di Fratelli d’Italia) per invitare la giunta di centrodestra a sollecitare Aler nel verificare la situazione finanziaria e legale di Ilaria Salis, accusata di “aver occupato un immobile senza pagare l’affitto”. Ilaria Salis deve dunque essere sollecitata a pagare e per di più il centrodestra regionale chiede il pignoramento del compenso che le spetterà in quanto europarlamentare eletta con Avs (che ammonta a circa 90.000 euro). La mozione, dopo alcuni scontri verbali che hanno portato anche all’interruzione dei lavori, ha ricevuto l’ok dall’aula. I voti contrari sono stati 19.

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Prima che spuntassero i cartelli nei banchi del centrodestra con la scritta “Salis paga l’affitto“, la mozione era stata criticata aspramente dall’opposizione di centrosinistra: insomma, dibattito fitto e toni alti oggi al Pirellone. “Riconosciamo, ve ne diamo atto, la stessa strategia comunicativa dalla vostra Presidente del Consiglio. Governate, non parlate del merito delle vostre competenze e attaccate in modo strumentale, per una mozione che ha già fatto perdere troppo tempo“, ha detto in dichiarazione di voto la consigliera di Patto Civico Michela Palestra. “Leggeremo, abbiamo letto oggi, le leggeremo domani, vedremo servizi televisivi, mentre nella giornata di ieri abbiamo discusso di sanità, del futuro della sanità lombarda, di cui leggeremo probabilmente qualche breve accenno, nulla in confronto al clamore che avrà questa mozione“, ha aggiunto la consigliera di opposizione, riferendosi al piano sociosanitario ‘licenziato’ ieri dall’aula a mezzanotte, dopo un lungo dibattito, e maldigerito dalle opposizioni.

Sull’onda delle dichiarazioni di Palestra anche il capogruppo dem Pierfrancesco Majorino, che accusa l’assessore alla casa Paolo Franco (protagonista nei giorni scorsi di un riferimento alla ‘legalità’ a valle di un presidio sindacale per il diritto alla casa che aveva indotto Cisl e Uil a chiederne le dimissioni) di fare “interventi vacui”. Secondo Majorino la vicenda relativa a questa mozione non fa altro che confermare la tesi secondo cui “per la destra attuale è sempre meglio osservare il dito e non la luna”, riferito al “vuoto totale sulle politiche abitative messo in piedi dalla giunta”. Anche per Majorino la maggioranza sposta l’asse dal vero problema, che è quello di “19 mila alloggi di proprietà regionale liberi senza che Regione Lombardia abbia fatto nulla“, in particolare mentre “centinaia di famiglie vengono sfrattate dal Pio Albergo Trivulzio” di Milano. Per Nicola di Marco del M5s “questo documento è inammissibile, noi come Consiglio regionale non possiamo indicare all’azienda Aler cosa fare nel caso specifico. Il caso Salis è la prova delle condizioni disastrose in cui versa Aler Milano e il patrimonio immobiliare da essa gestito”.

Durissimo l’intervento del compagno di partito di Salis, Onorio Rosati di Avs, che già in discussione generale aveva sottolineato che “a Milano ci sono 8.841 alloggi occupati e morosità per 86 milioni di euro per canoni non pagati. Perché si parla solo del caso di Ilaria Salis? Perché la si ritiene già colpevole quando non è stato neppure avviato un procedimento giudiziario per accertare i fatti?”. In dichiarazione di voto Rosati ha aggiunto che “la mozione è sbagliata e strumentale, anche dopo essere stata emendata (da Alessandro Corbetta della Lega e dal morattiano Manfredi Palmeri di Lombardia Migliore, ndr). Si tratta di dossieraggio nei confronti di una persona proveniente da Aler, un precedente grave che sarà affrontato nelle aule giudiziarie”. All’assessore alla casa Paolo Franco Rosati ha mandato a dire che “la campagna elettorale è finita” e che il gruppo verdi e sinistra “continuerà a chiedere conto delle inefficienze dell’azienda Aler“. Secondo l’assessore invece la situazione è in miglioramento. “Siamo passati da 3.145 a 2.751 alloggi di Aler Milano occupati abusivamente”.

Lisa Noja di Italia Viva ha spiegato di avere dubbi sulle modalità con cui sono emerse pubblicamente le presunte pendenze a carico di Salis: “mi associo alla collega Roberta Vallacchi del Pd sulla richiesta di capire se è lecito in una seduta pubblica fornire dati personali“. Detto questo per la renziana “qualsiasi occupazione illegale è da condannare” e “siamo sideralmente distanti” da quanto detto da Salis in ordine al fatto che forzare le leggi serve anche a cambiarle. In dichiarazione di voto il centrodestra ha alzato il muro. Per il morattiano Manfredi Palmeri, Salis, tanto più ora che è europarlamentare, “deve rispettare la Costituzione repubblicana”; per Fabrizio Figini di Forza Italia “occupare è un reato odioso ed è già assurdo solo che venga fatta pagare un’indennità per un’occupazione che resta abusiva. Come diceva Silvio Berlusconi, coloro che difendono la Salis e l’hanno votata, alla fine si confermano solo dei ‘poveri comunisti’“.

Perentorio il capogruppo Fdi Christian Garavaglia: “Chi occupa una casa la ruba a chi ne ha diritto e i debiti con la pubblica amministrazione si saldano“. Garavaglia ha poi ricordato le condanne in giudicato del 2019 per invasione di edifici di Salis (“Il casellario è pubblico”) e dunque “non accettiamo lezioni su occupanti buoni e cattivi, sono tutti cattivi”. Quanto alle critiche del centrosinistra all’azienda regionale pubblica della casa Garavaglia ha poi fornito dati “aggiornati” secondo cui sono 3.001 gli alloggi liberi di Aler Milano ma 4.699 i locali sfitti in capo alla società MM controllata dal Comune di Milano.

A dare manforte al capogruppo Garavaglia poco prima era stato il collega di Fdi Marco Bestetti: “Le sinistre difendono i centri sociali che impediscono gli sgomberi e di abusivi e dunque perpetuano una situazione di illegalità. Aler ha tanti debiti perché ci sono tante Ilarie Salis che ritengono un diritto occupare una casa e non pagarla. Votando questa mozione ci auguriamo che le cose cambino”. Non meno tranchant l’intervento di Alessandro Corbetta della Lega: “Parliamo di una persona imputata per reati gravi in un paese dell’Unione Europea e scarcerata grazie alla sua elezione al Parlamento di Bruxelles. Ricordo che nel 2017 la signora Salis ha partecipato con i suoi sodali del Collettivo Boccaccio di Monza ad un’aggressione nei confronti di militanti della Lega”.
In discussione generale Giulio Gallera di Fi aveva fatto notare che “chi decide di candidarsi deve rispettare la Legge, questo ci interessa. Non l’esito delle vicende giudiziarie dell’onorevole Salis e neppure il saldo delle sue vere o presunte pendenze economiche nei confronti di Aler. Spiace constatare che da parte delle opposizioni non sia emersa una chiara e indiscutibile condanna delle affermazioni oggettivamente eversive dell’onorevole Salis”.

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