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De Luca: “Meloni? Per l’accordo di Coesione stringerei la mano pure al diavolo”

E sull'autonomia differenziata: "Bastano tre emendamenti e possiamo andare avanti"

Pubblicato:24-06-2024 12:34
Ultimo aggiornamento:24-06-2024 12:34

De Luca Meloni
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NAPOLI – “Stringere la mano a Meloni per firmare l’accordo di Coesione entro il 28 giugno? Io stringo la mano anche al diavolo“. Risponde così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ai giornalisti, che ha incontrato a margine di una presentazione nella stazione EaV di Porta Nolana.
De Luca parla dell’accordo di coesione, evidenziando: “Basta che firmi l’accordo di coesione e ci metta in condizione di lavorare”.

“Sono arrivato al punto – aggiunge, tornando sulla protesta con i sindaci a Roma, contro l’autonomia differenziata e per lo sblocco dei fondi di coesione – che neanche chiedo le scuse per l’insulto ricevuto il 16 febbraio, di cui non si è accorto il mondo dell’informazione. L’unico insulto vero, pubblico, era quello. Sono pronto a stringere la mano, ad abbracciare tutti. Ovviamente poi in privato”.

De Luca poi parla di autonomia differenziata: “Bastano tre emendamenti: stesse risorse pro capite per la sanità, stesso numero percentuale di dipendenti nella sanità pubblica, divieto di fare contratti integrativi regionali. Se approviamo questi tre emendamenti possiamo andare avanti comunque”.


“La Regione Campania – dice – ha guidato la battaglia contro l’autonomia, ma abbiamo chiarito che la nostra battaglia è su due fronti: contro l’autonomia differenziata, perchè spacca l’Italia, ma anche contro il centralismo burocratico di Roma e dei ministeri di Roma. Dobbiamo stare attenti a non dare la sensazione che vogliamo mantenere la situazione così come è, perché non va bene. Così com’è è un Paese che muore in una palude burocratica che va prosciugata”.

De Luca, evidenziando che non bisogna “farsi trascinare negli ideologismi”, si rivolge poi “agli amici del Nord, ai quali dico: se davvero vogliamo essere intellettualmente onesti, se hanno un contenuto le cose che dite, che non volete penalizzare il Sud, approviamo questi tre ementamenti”.

Poi, “appena sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale – annuncia – chiederemo di partecipare al confronto con il governo, ma sulla linea della Regione, che è l’opposto dell’autonomia differenziata, che io ho definito il controrisorgimento, e cioè per chiedere l’attribuzione alla Regione delle competenze che servono a evitare passaggi burocratici inutili. L’approvazione dei piani paesaggistici, le norme sugli impianti energetici, la portualità. Queste cose le possiamo fare anche domani mattina, d’accordo con le Regioni del Nord, per modernizzare l’Italia. Ma autonomia differenziata no, per nessun motivo”.

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