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Shoah, gli studenti raccontano il ritorno alla vita dei sopravvissuti ai lager

La mostra 'Return to life' è visitabile fino al 28 febbraio nella sede dell'Assemblea legislativa a Bologna in viale Aldo Moro 50

Pubblicato:24-01-2024 17:54
Ultimo aggiornamento:27-01-2024 12:50
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BOLOGNA –  Un viaggio fotografico dedicato ai sopravvissuti nei lager nazisti che indaga sul ritorno alla vita dopo la tragedia della Shoah. È quello che hanno realizzato gli studenti dell’Ic6 di Imola con la mostra “Return to life”, che ripercorre attraverso immagini e testi la tragedia della Shoah. Inaugurata questa mattina nella sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna a Bologna, l’esposizione è il frutto di un percorso educativo che i ragazzi delle scuole medie hanno affrontato in collaborazione con l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme ‘Yad Vashem’ nell’ambito del progetto “Concittadini” promosso da viale Aldo Moro, rielaborando in nuova veste immagini e testi del Museo della Diaspora ebraica, della Casa dei Combattimenti del ghetto e dello stesso Yad Vashem.

Le fotografie raffigurano alcuni momenti significativi della vita degli ebrei “dalla Liberazione alla riabilitazione”: si va dalla Liberazione di Auschwitz da parte dei sovietici, a uno scatto di soldati in Italia con i bambini rifugiati, fino alla volontà di riprendere la normalità della vita dei bambini seduti sui banchi a Cracovia nella Scuola ebraica dei combattenti nel 1946 o degli sposi del primo matrimonio post-bellico in una città slovacca. Attimi fermati in cui si percepisce che “queste comunità, legate da un senso di fratellanza, hanno soprattutto puntato sul futuro dei loro figli- spiega l’insegnante Maria Di Ciaula, ideatrice del progetto- benché le speranze di una vita futura fossero veramente bassissime. La cura che hanno dimostrato di avere nei confronti delle future generazioni è forse il messaggio chiave di questa mostra”. Un messaggio di speranza anche per i nostri giovani, che diventano così testimoni.

“I ragazzi sentono molto questo tema perché colgono il fatto che si assottiglia la pattuglia dei testimoni che possono raccontare direttamente, e quindi resta alla scuola il compito di insegnare loro gli strumenti per diventarlo a loro volta verso le generazioni che verranno”, commenta il vicesindaco di Imola Fabrizio Castellari. Per questo, secondo la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti è “fondamentale lavorare su questi temi con i più giovani, è dentro il Dna dell’Assemblea legislativa da sempre, con la legge sulla memoria e con gli investimenti che abbiamo voluto realizzare in questi anni. Lo abbiamo fatto attraverso l’istituto di Imola che ha realizzato questo progetto di grandissimo valore che facciamo conoscere ai nostri concittadini emiliano-romagnoli”. La mostra è visitabile fino al 28 febbraio nella sede dell’Assemblea legislativa a Bologna in viale Aldo Moro 50.


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